Vita in Abbondanza

domenica 16 febbraio 2020

Dai Gloria a Dio - Il tuo carattere morale e spirituale sta passando in rassegna davanti a Dio.


Apocalisse 14:6
Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo e che aveva l'evangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo, e diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché l'ora del suo giudizio è venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».
La volta scorsa abbiamo visto come “Temere Dio” significhi:
  • Riconoscergli un intenso rispetto;
  • Avere riverenza nei suoi confronti desiderando essere santi come lo è Lui, si nei nostri pensieri, che nelle nostre parole e azioni;
  •  Avere una profonda venerazione che ci porta ad obbedire a ogni requisito di Dio, per amore nei suoi confronti.

In questa riflessione vediamo invece cosa insegna la Bibbia sul “Date Gloria a Dio”.
Esodo 33:18
Allora Mosè disse: «Deh, fammi vedere la tua gloria!».
Mosè si trovava sul monte Sinai e fece questa richiesta a Dio.
Esodo 33:19
L'Eterno gli rispose: «Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te (quanto è interessante ciò che mostra Dio a Mosè! Mosè gli chiede: mostrami la tua gloria e Dio risponde: farò passare davanti a te il mio bene e proclamerò il mio nome. Nella Bibbia il nome denota il carattere della persona). Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà»
In altre parole quindi, la gloria di Dio è il suo carattere. Dio rispose: farò in modo che la mia misericordia passi davanti a te.
Esodo 34:6,7
E l'Eterno passò davanti a lui e gridò: «L'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito (ancora una volta Dio mostra a Mosè il suo carattere, i cui tratti sono pietà, misericordia, giustizia, essere lento all’ira), e che visita l'iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione».
Esodo 34:29
Or Mosè, quando scese dal monte Sinai (scendendo dal monte Mosè aveva in mano le due tavole della testimonianza), non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perché era stato a parlare con l'Eterno.
In altre parole, Mosè venne contagiato da Dio al punto tale che la Bibbia lo descrive in questo modo:
Or Mosè era un uomo molto mansueto, più di chiunque altro sulla faccia della terra (Numeri 12:3).
Non sempre Mosè era stato molto mansueto. C’è stato un periodo della sua vita che egli aveva un carattere così istintivo che poteva arrabbiarsi facilmente fino al punto di uccidere qualcuno.
Esodo 2:11,12
In quei giorni, quando Mosè si era fatto grande, avvenne che egli uscì a trovare i suoi fratelli e notò i loro duri lavori; e vide un Egiziano che percuoteva un uomo ebreo, uno dei suoi fratelli.  Egli guardò di qua e di là e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose poi nella sabbia.
Mosè aveva quindi un carattere violento quando era in Egitto.
Eppure in Numeri c’è scritto che a quel tempo egli era l’uomo più mansueto che esisteva sulla terra. Come è potuto avvenire un tale cambiamento?
Mosè aveva trascorso 40 anni nel deserto. Ogni giorno saliva sulla montagna e incontrava Dio e quanto più parlava con Dio, più rifletteva la sua gloria, il suo carattere. (Nota l’espressione “Ogni giorno”. Se vuoi dare gloria a Dio riflettendo il suo stesso carattere, devi incontrarti con Lui nello studio della Parola e nella preghiera ogni giorno. Se pensi di sapere ormai le cose importanti e che quello che sai su Dio sia sufficiente, forse hai una comprensione molto limitata delle realtà eterne. Colui che è infinito, non si può finire mai di conoscere, ecco perché un vero rapporto con Dio non può prescindere dall’incontro quotidiano con Lui, non si finisce mai di conoscere a fondo Dio. Colui che è innamorato di Dio desidererà ogni giorno stare con Lui). Dio condanna la chiesa di Laodicea proprio perché ogni membro pensa di essere a posto, di sapere ormai tutto o comunque le cose essenziali e quindi di non aver bisogno di niente:
"Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca. Tu dici: 'Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!' Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti”.
Mosè rifletté così tanto il carattere di Dio che ebbe la sua stessa pietà e misericordia. Il popolo di Israele era un popolo difficile da gestire, lamentoso, si lamentava del cibo e mormorava, si stancava di chi li dirigeva e mormorava, sentiva caldo e mormorava, e ogni volta che metteva alla prova Mosè, egli diceva: bene, permettetemi di andare a consultare il Signore per vedere cosa fare. Mosè intercedeva fino ad essere disposto a dare la sua vita eterna per il perdono del popolo.
Esodo 32:30-33
L'indomani Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò all'Eterno; forse potrò fare espiazione per il vostro peccato». Mosè dunque ritornò dall'Eterno e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d'oro. Ciò nonostante ora, ti prego, perdona il loro peccato; se no deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!». Ma l'Eterno rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!
Guardate la differenza. Siamo tutti figli di Dio, ma non tutti riflettiamo il suo carattere. C’era una grande differenza tra Mosè e il popolo. Mosè rifletteva così tanto il carattere di Dio, da avere lo stesso suo amore per la il popolo e per la loro salvezza, il popolo invece non faceva altro che lamentarsi e divorarsi a vicenda. La differenza stava nella comunione che si ha con Dio, più siamo in comunione con lui e più saremo trasformati a sua immagine.
Mosè era un simbolo di Gesù, ed era stato così tanto in comunione con Lui, che adesso ne rifletteva il carattere.
Noi abbiamo bisogno di comprendere la gloria sul volto di Gesù.
Giovanni 1:14
E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità. (Gesù è venuto a mostrare la gloria del Padre, ovvero il suo carattere di cui due attributi sono grazia e verità).
Giovanni 2:11
Gesù fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.
I miracoli di Gesù erano dati dalla sua gloria. E cosa faceva Gesù nei miracoli? Rivelava l’amore di Dio; la misericordia di Dio; la pazienza di Dio, il fatto che Egli si preoccupa della razza umana. E i discepoli credettero in Lui. Se vogliamo che le persone credano in Dio dobbiamo acquisire il suo carattere, se con il nostro carattere non riveliamo la gloria di Dio, le persone non si avvicineranno a Cristo.
La gente vede l’incoerenza, vede che in noi non c’è potenza ma solo apparenza, ecco perché non crede in Gesù.
Quale grande responsabilità abbiamo?
Temete Dio e dategli gloria.
L’unico modo per dare gloria a Dio è riflettendo il suo carattere in noi e nelle nostre vite.
Matteo 5:16
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli».
Se quello che facciamo e il modo in cui ci comportiamo, pensiamo e parliamo non porta le persone a glorificare Dio allora dobbiamo seriamente considerare in quale direzione stiamo andando.
Quando ascoltate le conversazioni vane e frivole e sentite le risate, gli scherzi, i giochi, tutto questo equivale a imitare il Modello? Se continuate ad ascoltare, nelle vostre conversazioni menzionate Gesù? La Verità è il tema delle vostre conversazioni? Gli ascoltatori stanno glorificando Cristo crocifisso? (Ellen White, Tesori delle Testimonianze, Volume 1).
Non possiamo continuare a vivere di autocompiacimento, spesso in tutto quello che facciamo cerchiamo la gloria personale ma non portiamo le persone a dare gloria a Dio.
La cosa più bella che la gente ti possa dire è: Dio è con te, Dio è in te, tu riveli il carattere di Cristo, sia nei pensieri che nelle parole che nelle azioni.
Gesù era capace di rivelare i tratti del carattere del Padre perché stava a lungo in comunione con Lui.
Marco 1:35
Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava.
Noi abbiamo bisogno di passare tempo con Dio se vogliamo riflettere il suo carattere, alla fine della storia di questa terra Gesù avrà un popolo che rifletterà il suo carattere.
2 Corinzi 3:18
E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.
Quanto più trascorriamo del tempo con qualcuno, tanto più ne rifletteremo il carattere.
Il verbo utilizzato per «trasformare» è «metamorfoo», ossia, metamorfosi che è quella che avviene quando c’è una trasformazione radicale. Questo è il cambiamento che si realizza quando contempliamo Gesù Cristo, pregando e studiando la sua parola ogni giorno.
La ragione per la quale noi non otteniamo vittorie nella nostra vita cristiana è perché guardiamo troppa televisione, ascoltiamo troppa musica mondana, stiamo troppo sui social, dedichiamo il nostro tempo a cose che non edificano, ci intratteniamo in conversazioni frivole e riflettiamo così il carattere di ciò che vediamo e ascoltiamo. Abbiamo così l’apparenza della pietà ma in realtà ne abbiamo rinnegato la potenza, ossia lo Spirito Santo in noi.
Se vuoi avere il carattere di Gesù e dargli gloria devi passare tempo ogni giorno contemplando la sua vita e studiando la Sua Parola (la Bibbia). Solo così sarai un figlio che assomiglia veramente al Padre.
Concludiamo con alcune citazioni importanti sul carattere e il dare gloria a Dio:
Se fra voi sono nati dei disaccordi, e non vi comportate più come cristiani fedeli al messaggio biblico, convertitevi; il carattere che manifestate nei momenti difficili sarà lo stesso che avrete quando Gesù ritornerà. Se desiderate essere uno dei giusti nel regno dei cieli dovete comportarvi così anche ora. I tratti del carattere che avrete coltivato nella vostra vita non saranno trasformati dalla morte o dalla resurrezione. Uscirete dalla tomba con le stesse disposizioni d’animo che avrete manifestato nell’ambito familiare e sociale. Gesù non cambierà il vostro carattere al momento del suo ritorno. L’opera di trasformazione deve compiersi ora. Il nostro stile di vita quotidiano determina il nostro destino eterno (Ellen White, Famiglia Cristiana, Capitolo 8).
Una mancanza di cortesia, un cambiamento di umore, un gesto rude, una parola insensata possono bastare a offuscare la vostra reputazione e impedire per sempre l’accesso ai cuori (Ellen White, Famiglia Cristiana, Capitolo 17).
Non lasciate credere a nessuno che possiamo beneficiare dell’amore di Cristo anche senza impegnarci. Se abbiamo abituato la nostra mente a soffermarsi sulle realtà terrene, è piuttosto difficile cambiare modo di pensare. Troppo spesso rivolgiamo la nostra attenzione e i nostri interessi a ciò che gli occhi vedono e le orecchie ascoltano. Ma se vogliamo entrare nella città di Dio e contemplare il Cristo nella sua gloria, dobbiamo abituarci a considerarlo con gli occhi della fede fin da ora. Le parole e il carattere del Cristo devono essere al centro dei nostri pensieri e delle nostre conversazioni. Dobbiamo dedicare ogni giorno del tempo alla preghiera e alla meditazione. (Ellen White, Messaggi ai Giovani).
Possa tu sentire il continuo bisogno di Dio, sentire che non è mai abbastanza e possa tu umiliarti davanti a Lui per essere da Lui innalzato a tempo opportuno. Possa tu rifletterne il carattere, solo così otterrai vittorie spirituali, e solo così guadagnerai gli altri per il Regno Eterno di Dio.





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