Vita in Abbondanza

domenica 19 aprile 2020

14. BEATI COLORO CHE PROVANO UN PROFONDO DOLORE, PERCHE' SARANNO CONSOLATI.


L’afflizione, il cordoglio, il dolore di cui si parla in questa seconda beatitudine che troviamo in Matteo 5:4 è il sincero e profondo dispiacere che si prova per i peccati commessi.

Abbiamo visto come nella prima beatitudine sono felici e beati coloro che sono consapevoli della loro povertà spirituale (Poveri in spirito) e sentono il bisogno di una redenzione, abbiamo visto come il Vangelo è per coloro che si rendono conto che da soli non ce la possono fare. Una volta andati a Cristo così come siamo: poveri, deboli, peccatori, dubbiosi, increduli; chi contempla Gesù sulla croce comprende la colpevolezza dell’umanità rendendosi conto che è stato il peccato a opprimere e crocifiggere il Signore della gloria.

È importante capire come Satana ha deturpato le prove dell’amore divino accecando la mente dell’uomo e inducendolo a provare timore per il Signore, facendogli credere che Egli sia crudele, severo, avido di giustizia, un giudice inesorabile e uno spietato creditore. Satana ha presentato il Creatore come un essere che con occhio sospetto cerca gli errori e le colpe degli uomini per poi poterli colpire con i suoi giudizi.

Per sfatare le insinuazioni di Satana, l’unico che realmente vuole il nostro male, Gesù è sceso sulla terra, e studiando tutta la sua vita nei Vangeli, potremo notare come ha rivelato l’amore di Dio e ha fatto conoscere il Padre. Parlando della sua missione sulla terra, Gesù disse:

“Il Signore ha mandato il suo Spirito su di me. Egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri. Mi ha mandato per proclamare la liberazione ai prigionieri, e il dono della vista ai ciechi, per liberare gli oppressi” (Luca 4:18).

Sei povero in spirito? Ossia senti il bisogno del Salvatore? Egli è qui proprio per te oggi.

Sei prigioniero dei tuoi peccati dai quali pensi di non riuscire a liberarti? Egli ha promesso che ti libererà.

Sei cieco riguardo la tua situazione attuale di fronte a Dio? Non riesci a renderti conto di quali sono i tuoi limiti, in che cosa sei mancante, cosa ha causato il vuoto che magari senti dentro? Ci sono situazioni nella nostra vita, ferite emotive, abitudini sbagliate, scelte sbagliate, delle quali non siamo consapevoli ma che fanno di noi quello che siamo oggi, facendoci sovente provare un profondo senso di insoddisfazione e di vuoto. Ecco, se sei cieco, perché non riesci ad essere consapevole di ciò che sta alla base dietro la tua situazione attuale, Gesù è lì proprio per ridarti la vista e liberarti da ciò che ti opprime.

Ricordati che Egli ha lasciato un mondo di gloria indescrivibile per una terra deturpata dal peccato, dalla morte e dalla maledizione a causa della trasgressione della sua legge e dal nostro rifiuto di Lui. Gesù si è privato dell’affetto del Padre, dell’adorazione degli angeli, per sopportare non solo vergogna, insulti, odio ma persino la morte, e tutto questo per svelare il vero carattere omicida di Satana. Gesù poteva scendere e liberarsi tranquillamente dalla croce, ma non lo fece, andò fino in fondo, mostrando a tutti qual è la fine che Satana vuole che facciamo allontanandoci da Cristo e seguendo le sue false vie della felicità. Gesù ha quindi pagato al nostro posto quello che dovevano pagare noi.

Ecco che contemplando la sua vita e il suo sacrificio, l’uomo capisce che nonostante sia amato profondamente, nella sua vita ha manifestato ingratitudine e ribellione. Ha abbandonato il suo migliore amico e ha disprezzato il dono più prezioso di Dio. Ma Dio promette che quando ci troviamo nell’angoscia più profonda per aver riconosciuto i nostri peccati, allora saremo consolati perché grazie al pentimento siamo andati alla croce e vi abbiamo abbandonato i nostri pesi.

Dio non è l’autore della sofferenza nella nostra vita, né si compiace quando ci troviamo in difficoltà. La sofferenza che sperimentiamo direttamente o indirettamente, per nostra responsabilità o per altri, è una sofferenza che è conseguenza delle leggi volute da Dio per la nostra felicità e trasgredite, ecco che Dio allora non è l’autore di queste conseguenze ma in un certo modo permette che le subiamo affinché in noi avvenga una trasformazione, affinché possiamo alzare lo sguardo al cielo e cercare questo Dio che per molti è sconosciuto, affinché possiamo ricordarci che c’è un Dio in cielo che ha sempre voluto il nostro bene ed è a quel bene che vuole riportarci attraverso la purificazione e il miglioramento del nostro carattere, distogliendo il nostro sguardo da queste realtà terrene ormai degradate e fissandolo sulle realtà eterne che presto vivremo.

Il Signore non è indifferente, Egli si impegnerà in favore di coloro che ripongono la loro fiducia in lui. Il Signore dice: “Io tratto severamente quelli che amo; cambiate vita, dunque, e impegnatevi con tutte le forze” (Apocalisse 3:19).

Cristo purifica il cuore di chi si pente e incoraggia chi è afflitto a diventare suo amico. Molti quando attraversano delle sofferenze pensano di essere caduti nelle mani del nemico, si scoraggiano e nell’oscurità lottano con tutte le loro forze senza però trovare una via d’uscita, ma non si rendono conto che proprio in quel momento Dio è più vicino e vuole trasformare quella prova in una benedizione. Anche una vita caratterizzata dal dolore e dalle difficoltà può essere illuminata dalla Sua presenza, ed è proprio quando distogliamo il nostro sguardo dalla sofferenza per soffermarlo su Cristo, che dimentichiamo la nostra realtà, iniziamo a sentire la Sua presenza e in noi inizia un processo di trasformazione.

Non è necessario capire prima il peccato e poi andare a Cristo, anzi, è proprio il contrario, abbiamo bisogno prima di andare a Cristo, contemplarlo, conoscerlo, per capire qual'è il peccato che ci provoca così tanto dolore e che siamo chiamati ad abbandonare. E' solo contemplando Cristo che ci renderemo conto della nostra miseria e a quel punto saremo liberati.

Gesù è sensibile alle tue angosce, alle tue lacrime, alla tua sofferenza e alle tue preoccupazioni; ti ama profondamente e ti circonda di attenzioni, lo sta facendo anche adesso. Egli vuole che tu lo cerchi con tutto il cuore, che mediti attraverso la Bibbia sulla sua grande bontà, e in questo modo Egli ti aiuterà ad elevare il tuo animo al di sopra delle tristezze e dei dubbi quotidiani per assicurarti la vera pace. Leggendo la Bibbia e meditando sul meraviglioso amore e carattere di Cristo, ti renderai conto come Egli ha sempre teso la sua mano verso chi ha gridato a Lui per ricevere aiuto, Egli ha sempre teso la mano verso chi sofferente cercava conforto, una via d’uscita, un cambiamento radicale della propria condizione. In 2 Corinzi 1:3-5 leggiamo:

Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.

Possa Dio illuminare il tuo cammino, attirarti a sé e portarti oggi conforto e consolazione indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi. Egli lo ha promesso e lo farà, se sei afflitto perché senti il peso del tuo allontanamento da Dio, il peso dell’ignoranza riguardo Dio e le realtà eterne, il peso del peccato sotto tutte le sue forme, Egli è lì per accoglierti e consolarti ridandoti speranza e fiducia.

Dio benedica te che leggi e coloro con i quali vorrai condividere questo prezioso messaggio.

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