Nelle Beatitudini si individua un progresso costante nell’esperienza cristiana. Coloro che hanno capito di aver bisogno di Cristo, coloro che hanno sperimentato la sofferenza a causa del peccato e hanno condiviso la sua afflizione, impareranno ad essere mansueti come il Maestro. Gesù elenca la mansuetudine fra le qualità più importanti per entrare nel suo regno. Esseri mansueti significa essere docili, amabili, non avere una natura aggressiva, violenta, vendicativa. Il mansueto è colui che rinuncia a dominare sull’altro.
Abbiamo visto nella seconda mansuetudine come Gesù per amore nostro rinunciò alla gloria che aveva presso il Padre, all’adorazione degli angeli, per subire insulti, disprezzo, provocazioni, eppure la Bibbia ci dice che Gesù:
“Nonostante fosse come Dio, non conservò gelosamente il suo essere uguale a Dio (in qualche modo non si impose mai). Rinunciò a tutto: diventò come un servo, fu uomo tra gli uomini e visse conosciuto come uno di loro”. Filippesi 2:6,7
Gesù accettò di vivere l’esperienza umana, nelle varie fasi dell’esistenza, vivendo non come un re che esige omaggi, ma come un uomo qualunque, con la missione di servire gli altri. Il Salvatore del mondo aveva una natura superiore a quella degli angeli ma la sua maestà divina era unita a un’umiltà e a una dolcezza tali che tutti ne erano attratti. La bellezza del carattere di Gesù a cui siamo chiamati a conformarci è che Egli aveva rinunciato a se stesso e in tutto ciò che faceva non c’era nulla di egoistico. Egli sottometteva ogni cosa alla volontà del Padre. Gesù oggi dice a noi:
“Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace”. Matteo 11:29
“Se qualcuno vuol venire con me smetta di pensare a se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Matteo 16:24
L’egoismo deve essere eliminato e non deve più avere la supremazia nella vita dell’uomo. Quando ci soffermiamo a contemplare lo spirito di sacrificio, la dedizione disinteressata al bene altrui e l’umiltà di Cristo, lo spirito di indipendenza e di egocentrismo, di cui spesso ci vantiamo, ci appaiono finalmente in tutta la loro bassezza e ci rendiamo conto di come sono le prove di sottomissione a Satana. La natura umana lotta continuamente per venire a galla e affermarsi sugli altri, ma colui che impara da Cristo è privo di orgoglio, di egoismo e di desiderio di emergere. L’egoismo distrugge la nostra pace. Quando ci domina ci sforziamo continuamente di salvaguardarci dalle mortificazioni e dagli insulti, ma quando siamo trasformati e diveniamo simili a Cristo, chi ci manca di rispetto o di attenzione non ci ferirà più, saremo sordi e ciechi alla vergogna, agli insulti, ai rimproveri, ai fastidi ai quali siamo esposti ogni giorno e non reagiremo più scendendo allo stesso livello. L’ egoismo si arrenderà alla volontà dello Spirito Santo.
A questo punto non cercheremo più di avere il primo posto, non saremo più litigiosi, non ci preoccuperemo più di farci notare dalla gente, né con il nostro parlare che con il nostro agire e vestire, eserciteremo l'autocontrollo e la pazienza. Se c’è un posto, il posto migliore al quale dobbiamo aspirare è stare ai piedi di Cristo. Quando la presenza di Gesù eserciterà un influsso costante sul nostro animo, allora proveremo una pace profonda, la pace di Dio. Ecco perché non basta dire di avere Gesù nel cuore, non basta affermare di credere in Gesù, non basta ascoltare che siano gli altri a portarmi la Parola di Dio, è dovere e compito di ognuno desiderare la “conoscenza personale di Gesù Cristo”, attraverso una “lettura e meditazione quotidiana personale” della Bibbia e attraverso la preghiera.
La mansuetudine non è una disposizione naturale. Il mondo pensa in termini di forza, di potere, di aggressività, di affermare la propria persona. La mansuetudine non si acquisisce con l'allenamento come se con le nostre proprie forze potessimo diventare mansueti. La mansuetudine non significa essere persone senza carattere, alcune persone non sono mai pronte ad attaccare il male o a difendere la verità, vivono nel compromesso, non vogliono rompere gli equilibri, invertire l’andamento, sconvolgere la struttura o mostrare di essere in minoranza.
Gli eroi della fede nella Bibbia sono stati tutt’altro che senza spina dorsale, e Dio li ha premiati per il loro coraggio, altri sono stati giudicati da Dio perché privi di spina dorsale per Lui (Apocalisse 3:16). Mansueti si diventa se ogni giorno contempliamo Gesù e cerchiamo di conoscerlo a fondo. Gesù, passava notti
intere in comunione con il Padre, anelava profondamente a vivere questi momenti
di comunione personale, sapeva che senza questo filo diretto con il Padre non
ce l’avrebbe fatta a sopportare il peso schiacciante della vita quotidiana ed
affrontare le insidie del diavolo. Il risultato era che nella sua vita Gesù, nonostante
le difficoltà, sperimentava una pace profonda, e nessuna esplosione di rabbia,
umana o satanica, poteva turbare la calma di quella perfetta comunione con Dio.
Mentre la felicità terrena è effimera e le circostanze la condizionano, la pace di Cristo è duratura, essa non dipende dagli eventi della vita, dalla quantità di beni che si possiedono o dal numero degli amici. La gioia che scaturisce da Cristo non svanisce mai.
Quando
la mansuetudine di Gesù si manifesterà nella nostra persona, non ci sarà più
spazio per le contese e le risposte stizzose, i temperamenti istintivi si
calmeranno e diffonderemo una pace che tutti potranno percepire. È
meglio sopportare false accuse piuttosto che sperimentare la tortura del
desiderio di vendicarsi dei nostri nemici. L’odio e la vendetta sono suscitati
da Satana e possono solo danneggiare colui che li prova.
Così anche l’apostolo Paolo ci esorta in Romani 12:19-21: "Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: 'A me la vendetta; io darò la retribuzione', dice il Signore. Anzi, 'se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo'. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene". Dunque il mansueto non è suscettibile e permaloso, non sta sulla difensiva per difendere se stesso.
La presenza di Cristo nella nostra vita produrrà quell’amabilità e quella mansuetudine che sono il frutto della benedizione che “Assicura agli oppressi splendida vittoria” (Salmo 149:4).
È stato a causa dell’orgoglio e dell’egoismo che il male è entrato nel mondo e i nostri progenitori hanno perso il dominio della terra, ma è grazie allo spirito di abnegazione di Cristo che i perduti possono essere redenti. Gesù ci invita a vincere come Egli ha vinto, con le sue stesse maniere. I mansueti erediteranno la terra. Gesù ci dice in Apocalisse 3:21:
“Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono”.
La terra destinata ai mansueti non assomiglierà al mondo in cui viviamo, offuscato dall’ombra della morte e della maledizione.
Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia. 2 Pietro 3:13
Non ci sarà più nulla di maledetto. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo serviranno. Apocalisse 22:3
Non si proveranno più le delusioni e le sofferenze, non esisterà più il male e nessuno più si ammalerà. Non ci saranno più funerali, sepolture, separazioni e cuori infranti.
Nessuno
proverà più fame né sete,
né miraggio né sole li colpirà più;
poiché colui che ha pietà di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti d'acqua. (Isaia 49:10)
Io voglio far parte di questo regno meraviglioso che presto Gesù istaurerà sulla terra. Per questo scelgo ogni giorno di fare di Cristo la mia priorità, passando più tempo possibile in sua compagnia, in una lettura “personale” della Bibbia dove posso conoscerlo profondamente e contemplandolo, posso essere trasformata a sua immagine per ereditare la terra priva di maledizione che Egli ci ha promesso.
Possa essere anche il tuo desiderio! Dio benedica te che leggi e coloro con i quali vorrai condividere questo prezioso messaggio.
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