Vita in Abbondanza

martedì 14 aprile 2020

13. Chi è che non desidera la vita e lunghi giorni per gioire del bene? BEATI I POVERI IN SPIRITO ...!

Dopo aver percorso il cammino che i comandamenti di Dio (Esodo 20:1-17) ci pongono davanti perché lo seguiamo per avere una vita benedetta secondo la volontà di Dio, continuiamo oggi a percorrere questo meraviglioso sentiero iniziando il cammino delle Beatitudini (Matteo 5:1-12), che altro non sono a mio parere che un continuo dei comandamenti.

Il “sermone sul monte” tutto, di cui le beatitudini fanno parte, è una voce che proviene dal trono stesso di Dio. Questo messaggio è stato trasmesso agli uomini perché diventasse la loro legge morale, la luce che li illumina dal cielo, la speranza e la consolazione nello scoraggiamento, la gioia e il conforto nelle vicissitudini della vita.

Attraverso questo messaggio Cristo sottolinea quei tratti del carattere che saranno sempre approvati e benedetti.

Quando Gesù pronunciò questo sermone, la folla davanti a lui era con il cuore ricolmo di una visione di gloria rispetto al futuro. Gli scribi e i farisei di allora attendevano con impazienza il giorno in cui avrebbero potuto dominare sugli odiati romani e godere delle ricchezze e della gloria del grande impero. I contadini e i pescatori speravano di udire che i loro miseri tuguri, il loro cibo scarso e la loro dura fatica si sarebbero presto mutati in sontuosi palazzi e in una vita agiata, speravano che Cristo avrebbe offerto loro, al posto dell’unico rozzo drappo che serviva da vestito di giorno e da coperta di notte, le ricchezze e le costose vesti dei conquistatori.

Ogni cuore trasaliva d’orgoglio al pensiero che la propria nazione, Israele, l’eletto del Signore, sarebbe stato onorato davanti alle nazioni e che Gerusalemme sarebbe diventata la capitale di un regno universale.

Facendo un salto ai nostri giorni possiamo notare come il cuore umano non sia cambiato, si sente frequentemente parlare di guerre e rumori di guerre, di una nazione in lotta contro l’altra per il potere e il desiderio di supremazia, delle lotte tra ricchi e poveri, del desiderio di riscatto da parte di chi si sente ferito, debole, sfruttato e che desidera una vita agiata e di come l’orgoglio spinge l’essere umano a stilare tutta una serie di promesse che vedono lo stabilirsi di un regno universale di “pace e sicurezza” su questa terra. Non è forse a questo che anela ogni essere umano?

Cristo però deluse le speranze di grandezza terrena, lo fece allora e attraverso le stesse parole lo fa anche oggi. La concezione che il popolo di allora aveva del Messia e della sua missione era tale da impedirgli di riconoscerlo. Le tradizioni, le cerimonie e l’interpretazione arbitraria delle profezie da parte di quegli uomini orgogliosi e mondani, aveva offuscato lo spirito della vera religiosità e del regno di Dio. A quel tempo gli Ebrei accecati solo dal desiderio di un regno terreno e materialista, non aspettavano più un Salvatore che li liberasse dai loro peccati.

Mi chiedo quanto questo rispecchi la situazione odierna!

Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode. Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti. La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace. Non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi». Romani 3:9-18

Non conoscono la via della pace! A quale pace si riferisce il Signore? C’è un solo regno che può stabilirsi su questo mondo e togliere via ogni sofferenza, ogni guerra, ogni malattia, ogni violenza, e soprattutto la morte ed è il Regno di Dio. In Apocalisse 21 leggiamo che presto Dio interverrà in modo glorioso sulla storia di questo mondo e come Creatore di tutto ciò che siamo, della nostra vita, e di tutto ciò che vediamo e non vediamo, la terra e l’universo, farà giustizia, estirperà completamente ogni radice del male e stabilirà l’unico Regno Universale di pace e vita eterna:

Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati… vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate». Allora colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio tutte le cose nuove». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono veraci e fedeli». E mi disse ancora: «È fatto! Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine; a chi ha sete io darò in dono della fonte dell'acqua della vita. Chi vince erediterà tutte le cose, e io sarò per lui Dio ed egli sarà per me figlio. Apocalisse 21:1-7

C’è solo un regno, il Regno di Dio che è in grado di offrirci cose infinitamente migliori di quelle che conosciamo e c’è solo una VIA attraverso la quale possiamo entrarvi, Gesù Cristo, il quale in questo meraviglioso sermone, parlò delle condizioni per entrarvi, enunciando i principi del Regno di Dio che abbiamo bisogno di imparare attraverso la VIA, per poterne fare parte.

Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli

Le prime parole di Gesù furono parole di benedizione. Beati coloro che sono consapevoli della loro povertà spirituale e sentono il bisogno di una redenzione. Il Vangelo è per i poveri, gli umili, i contriti, non per gli orgogliosi che presumono di essere ricchi e di non aver bisogno di nulla. A queste persone il Signore dice:

Tu dici: «Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla», ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista. Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. Apocalisse 3:17-21.

Qual è la tua condizione di fronte a Dio? Sei come il fariseo che esclamava: - O Dio, ti ringrazio perché io non sono come gli altri uomini (Luca 18:11), o come Pietro che di fronte alla rivelazione della potenza divina di Cristo durante la pesca miracolosa cadde ai suoi piedi esclamando: - Allontanati da me, Signore, perché io sono un peccatore (Luca 5:8).

Le benedizioni offerte da Gesù sono per tutti gli uomini, anche per chi pensa di essere ricco e di non aver bisogno di nulla. Il problema è che questo tipo di persone respinge Cristo e i principi del suo regno con sdegno. Chi si sente santo, giusto, buono ed è soddisfatto di sé non prova il desiderio di accettare la grazia e la giustizia di Cristo, in questo modo chiude il suo cuore all’influsso e alle benedizioni del Salvatore. Non c’è spazio per Gesù nel cuore di una persona simile, la quale sentendosi degna di onore non cerca Gesù e il suo regno, illudendosi di aver raggiunto o di poter raggiungere un regno di pace e sicurezza con mezzi umani in questo mondo. Sono persone che pensando di essere dio di loro stesse, di avere tutto sotto controllo, si sentono a posto ma in realtà hanno un grande vuoto interiore.

Coloro che invece si rendono conto di non potersi salvare o compiere buone azioni apprezzano l’aiuto che Cristo offre loro. ESSI SONO I POVERI IN SPIRITO E DI LORO SARA’ IL REGNO DEI CIELI.

Cristo è colui che ci offre il perdono dei nostri peccati per entrare nel Suo Regno, ma prima di perdonarci Egli ci conduce al pentimento. Non c’è perdono senza il riconoscere il proprio stato di degrado, la propria colpevolezza, il proprio peccato. È lo Spirito Santo che convince il peccatore che non è in grado di fare il bene e che ogni sua azione è caratterizzata dall’egoismo e dal male. Il peccatore che si riconosce tale, in segno di sottomissione, grida come il pubblicano: - O Dio, abbi pietà di me che sono un povero peccatore! (Luca 18:13). Ed è esaudito. Quando siamo animati da questo spirito, allora Dio nella sua infinita misericordia e giustizia ci dice:

Su, venite e discutiamo»
dice il Signore.
«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
Isaia 1:18

E aggiunge:

 Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.  Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Ezechiele 36:26,27

Anche se il regno di Dio non si è ancora realizzato, siamo vicini al suo adempimento, i segni dei tempi ci mostrano come la fine del male sia vicina. Gesù vuole iniziare oggi in te l’opera di trasformazione che ti permetterà di far parte del suo regno che molto presto verrà a instaurare. Anche se noi non meritiamo l’amore di Dio, attraverso Cristo come nostro garante, possiamo essere salvati. Cristo ci invita a scambiare la nostra povertà con le ricchezze della sua grazia.

Quindi a te oggi dico: per quanto difficile siano state le tue esperienze passate, per quando scoraggianti quelle del presente, per quanto buie quelle del domani, se oggi scegli di rivolgerti a Cristo così come sei, debole, indifeso e disperato, Egli ti accoglierà. Il primo passo per essere salvato è riconoscere di aver bisogno del Salvatore, di Cristo. Egli aprirà le sue braccia affettuosamente per accoglierti e ti accorderà la sua giustizia. Se proprio adesso stai avvertendo i tuoi limiti e le tue esigenze, sappi che nulla ti viene rifiutato e Colui che possiede ogni pienezza ti dice:

Poiché così dice l'Alto e l'Eccelso, che abita l'eternità, e il cui nome è "Santo": Io dimoro nel luogo alto e santo ma sto vicino a colui che è oppresso e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito degli oppressi. Isaia 57:15

Possa il Signore ridarti vitalità, possa ravvivare il tuo spirito, la tua mente e il tuo corpo, rendendoti pieno di speranza e facendoti rinascere a nuova vita.

Se pensi di essere un povero in spirito, oggi hai compiuto il primo passo verso il Regno di Dio.

Dio benedica te che le leggi e coloro con i quali vorrai condividere questo prezioso messaggio.

 

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