Cari lettori, siamo al quinto studio della serie “pienezza in
Cristo”. Il testo di oggi è quello del vangelo di Giovanni 8:12:
Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non
camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Abbiamo due termini chiave in
questo testo: luce e tenebre. Nel dizionario il termine “luce” in senso figurato
indica la vita, l’esistenza umana, il potere di liberare dall’ignoranza
intellettuale e spirituale; il termine “tenebre” indica invece la mancanza di
chiarezza e verità.
La vita è un continuo “andare”, è
camminare, che sia nelle tenebre o nella luce. Il giorno che smetti di
camminare smetti anche di vivere. Camminare significa avanzare, imparare; il
giorno che smetti di imparare smetti anche di vivere. Nessuno può arrivare al
punto di dire: io so già tutto. Nessuno! Tutti in questo mondo continuiamo ad andare
avanti, a camminare e camminando stiamo anche imparando. Se non vogliamo più
andare avanti e camminare allora ci possiamo considerare morti, possiamo forse
continuare ad esistere, a respirare, ma la vita è un’altra cosa.
Il problema è che imparare è
doloroso, non riferito allo sforzo fatto per imparare, ma riferito al dolore di
avanzare verso ciò che è sconosciuto. Imparare significa uscire fuori dalla
nostra zona di comfort per calpestare un suolo che non si conosce, ecco perché è
doloroso, perché andiamo contro quello che già è stabile nella nostra vita,
contro quello che già ci dà sicurezza e protezione. Proprio perché l’apprendimento
richiede questo tipo di dolore, c’è molta gente che non vuole avanzare e
crescere. Noi abbiamo sempre da imparare; impariamo da un bambino, da un
anziano, dal marito, dalla moglie, dal fidanzato, dalla fidanzata, dagli amici,
perfino dagli animali, i quali ci insegnano lezioni di nobiltà e fedeltà; la
vita è un continuo apprendere.
Torniamo al testo iniziale. Il versetto
inizia in questo modo: “di nuovo” Gesù parlò loro. Perché “di nuovo”? Gesù
diceva le cose di continuo perché noi essere umani facciamo fatica ad imparare,
specialmente per ciò che riguarda le cose spirituali perché probabilmente
quando leggiamo la Bibbia, tendiamo a relazionare le cose con un senso
materiale. Vediamo alcuni esempi:
- Gesù parlava del “regno di Dio” e quando parlava di questo si riferiva al regno spirituale. La gente diceva di comprendere ma in realtà non aveva capito niente, Gesù si riferiva al regno spirituale e loro invece pensavano che avrebbe stabilito un regno temporale su questa terra e lo volevano fare re (Giovanni 6:15).
- Un giorno Gesù incontrandosi con Nicodemo gli parlò della “nuova nascita”. Di quale nascita stava parlando Gesù? Del battesimo. A quale nascita stava pensando Nicodemo? Egli pensava a come può un uomo vecchio entrare nel grembo della madre ed uscire di nuovo! E Nicodemo era un teologo, eppure in quel momento non capiva (Giovanni 3:1-21)
- Un altro giorno Gesù incontrò la donna samaritana e le parlò “dell’acqua”. A quale acqua si riferiva Gesù? All’acqua della vita. E a quale acqua stava pensando la donna samaritana? All’acqua del pozzo (Giovanni 4:1-15).
- Un giorno Gesù stava con i discepoli e disse loro di guardarsi dal lievito dei farisei. A quale lievito si riferiva Gesù? Alla loro dottrina. A cosa pensavano i discepoli? Pensavano che Gesù si stesse riferendo al fatto che non avevano portato del pane (Marco 8:11-21).
Gesù parlava
essendo sintonizzato su una frequenza, quella spirituale, e tutte queste
persone non capivano perché sintonizzati su una frequenza materiale.
Noi non siamo
tanto diversi oggi, ecco perché abbiamo bisogno che lo stesso messaggio ci
venga ripetuto varie volte, perché siamo duri nell’apprendere. Cosa è
necessario imparare oggi? Abbiamo bisogno di imparare che noi “non possiamo” ma
Cristo “può”. Abbiamo bisogno di imparare ad arrenderci a Cristo. Noi da soli
non possiamo fare niente e a volte vogliamo fare tutto, spesso esitiamo a
venire a Gesù perché pensiamo che prima dobbiamo essere perfetti e liberarci di
ogni groviglio ma non abbiamo capito che funziona al contrario: abbiamo bisogno
di venire a Cristo e arrenderci a Lui il quale compirà ogni cosa in noi.
Qual è quindi
il nostro compito? È quello di cercare Gesù, è quello di studiare la Bibbia
tutti i giorni, pregare tutti i giorni. Qualcuno penserà allora di non
potercela fare perché non ha la minima voglia di farlo né tanto meno ne sente
il bisogno, però intanto le cose nella vita non vanno, intanto si cercano
svariate soluzioni ai problemi ma
nessuna è sufficientemente buona o se lo è non è duratura nel tempo. Non hai
forza di volontà per farlo? Chiedi a Dio che crei in te il desiderio e il
bisogno di farlo. Molte volte nella vita concentriamo la nostra forza di
volontà per cose che crediamo siano importanti: se dobbiamo andare a lavorare
ci svegliamo presto la mattina, se abbiamo una visita dal medico ci presentiamo
puntuali ma per studiare la parola di Dio e pregare non abbiamo tempo né voglia
di farlo. La verità è che non ci rendiamo conto di quanto ne abbiamo bisogno,
siamo troppo concentrati sulle cose materiali, siamo dentro un vortice che
rischia di risucchiarci e ancora non vogliamo arrenderci e non vogliamo andare
ai piedi di Gesù perché dia significato alla nostra vita.
Il grande
dramma dell’essere umano è che vuole vivere la sua vita da “solo”, vuole essere
“indipendente” da Dio ma nella sua indipendenza perde di vista il senso della
vita.
Lascia che
Cristo curi le tue ferite, lascia che Cristo ti aiuti a fare le scelte giuste,
lascia che Cristo combatta per te le battaglie di questa vita, lascia che ti
mostri la via d’uscita che altrimenti non potresti vedere. È vero, ci sono
momenti nella nostra vita nei quali non vediamo luce, ci sono momenti nei quali
a volte pensiamo che l’unica via d’uscita sia la morte. Ci sono momenti in cui
non sappiamo veramente cosa fare. Da cosa senti il bisogno di essere liberato
oggi? Quale area della tua vita hai bisogno di mettere nelle mani di Dio? Dio conosce
la tua vita molto meglio di come la conosci tu. Aspetta ancora un pò. Non desistere. Dio sta lavorando dietro le
quinte della tua vita, forse stai pensando di non avere via d’uscita per certi
problemi (situazioni difficili nelle relazioni famigliari, nel matrimonio, nel fidanzamento,
problemi di salute, problemi economici, sensi di colpa per i peccati commessi);
ricorda che Dio sta lavorando anche se così non sembra e quando meno te lo
aspetti vedrai il meraviglioso intervento divino.
Ascolta solo
le parole di Gesù: io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle
tenebre.
Prenditi ora del tempo per lasciare i tuoi pesi ai piedi di Cristo attraverso questo canto dal titolo: lascia i tuoi pesi!
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