Cari lettori, questo è il quarto studio della serie
“Pienezza in Cristo”.
Il testo di questo studio lo troviamo nel vangelo di
Giovanni 10:1-9:
“In verità,
in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi
sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la
porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano
la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando
ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo
seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma
fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Questa
similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che
diceva loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io
sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono
ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno
entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo”.
Gesù dichiara: io sono la “Porta”. C’è solo un modo di
ottenere la salvezza eterna. C’è solo un modo per entrare nel meraviglioso
regno di Dio, la porta è Cristo. La bibbia è chiara su questo. Nel libro degli
Atti al capitolo 4:12 leggiamo:
“In nessun
altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo
nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”.
Ripeto: esiste solo un modo di ottenere la salvezza,
ed è Cristo. Non è Cristo più le opere. Ma solo Cristo. Il testo di Giovanni ci
dice che purtroppo ci sono anche tante porte false che ti fanno pensare che tu
puoi fare qualcosa in favore della salvezza, che in qualche modo la salvezza ha
a che vedere con le tue opere. Faccio subito una premessa: non sto dicendo che
nella vita del cristiano la chiesa non ha importanza ma sto volendo dire che
l’osservanza dei comandamenti di Dio è una conseguenza dell’avere accettato la
salvezza, è il segno intangibile del fatto che abbiamo accettato Gesù Cristo e
che da quel momento desideriamo essere trasformati a sua immagine e i
comandamenti di Dio rappresentano il carattere perfetto di Cristo. Quindi non
voglio assolutamente dire che non hanno importanza, Gesù dice nel vangelo di
Matteo 5:17-19:
“Non pensate
che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per
abolire ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano
passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà
senza che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà violato uno di questi
minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel
regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande
nel regno dei cieli”.
Abolire la legge (i dieci comandamenti contenuti in
Esodo 20) significherebbe annullare lo stesso carattere di Cristo. Quello che
invece dobbiamo capire è che non siamo sicuramente salvati in virtù della legge
ma che l’ubbidienza a Cristo è la conseguenza dell’aver ricevuto il suo amore e
la sua salvezza e di amarlo a nostra volta, Gesù stesso nel Vangelo di Giovanni
14:21 dice:
“Chi accoglie
i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal
Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui”.
Anche nelle nostre relazioni umane quando ci sentiamo
profondamente amati reagiamo a questo portando il massimo rispetto a chi ci sta
vicino, desideriamo il meglio, desideriamo amarlo a nostra volta, ecco perché
quando riceviamo l’amore di Gesù Cristo e il nostro cuore ne è toccato non
possiamo fare altro che vivere questo amore essendo ubbidienti alla sua legge,
alla sua volontà, perché sappiamo che è la cosa migliore per avere una vita in
abbondanza.
La salvezza ha due caratteristiche: la causa e il
risultato. A causa di cosa sei salvato? A causa di Gesù Cristo. Cristo è la
porta. Qual è il risultato della salvezza? L’ubbidienza, una vita che va in
direzione degli insegnamenti di Gesù, una vita il cui fine è lodare Cristo.
Quindi possiamo fare quello che ci pare? Possiamo
farci delle leggi a convenienza? Assolutamente no. L’obbedienza è
un’espressione di allegria di chi è entrato per la “porta”. L’obbedienza è
un’espressione di amore di chi si è innamorato di Gesù Cristo. E quando
iniziamo ad innamorarci di Cristo iniziamo ad accettare i suoi insegnamenti, è
un percorso di trasformazione che non avviene in automatico, perché questo
significa cambiare il nostro modo di vedere la vita, le cose, il nostro modo di
pensare, le nostre abitudini, è un processo che avviene man mano che iniziamo a
frequentare Gesù, e come tutti i cambiamenti comporta dei sacrifici, comporta
anche dolore, perché non è facile accettare di cambiare rotta e accettare di
essere sulla via sbagliata, un nuovo cammino spaventa sempre ma ciò che ci
attende dall’altra parte è indiscutibilmente meraviglioso.
Quando entriamo per la porta che è Cristo ci rendiamo
conto che ci sono molte cose che a Gesù piacciono ma a noi no, e molte cose che
a Gesù non piacciono ma a noi si. Ma l’amore risolve il problema della vita
cristiana, l’amore ci trasforma e ci mette d’accordo. Nel libro di Amos 3:3
leggiamo:
“Possono due
camminare insieme, se prima non si sono messi d'accordo?”
A volte pensiamo di ottenere tutto con i nostri sforzi
ma in realtà abbiamo bisogno di innamorarci di Gesù. Abbiamo bisogno di
sentirci amati e accettati e di ricambiare questo amore. Se oggi senti questo
bisogno arrenditi a Cristo, prega, apri la tua Bibbia, inizia a leggerla e
lascia fluire l’amore di Cristo nella tua vita. A poco a poco che lo farai, lo
Spirito Santo lavorerà in te, ti consolerà, riempirà il vuoto che è in te e
inizierà a trasformarti a immagine di Cristo e a farti acquisire il suo
carattere, ti metterà d’accordo con la mentalità di Gesù e l’ubbidienza sarà il
risultato di aver ricevuto il suo meraviglioso amore.
Camminando con Gesù impareremo ad andare d’accordo con
Lui, con il suo modo di pensare, con il suo modo di vedere le cose, con il suo
modo di vivere la vita. E’ lui la possibilità di uscire dai nostri schemi,
dalle nostre paure, dalle nostre ottuse certezze, verso una nuova libertà. Cristo
è la porta capace di aprire nuovi spazi nel cuore e nella mente di ognuno.
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