Versetto
chiave
Quindi,
come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la
morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno
peccato. Romani
5:12
La parola VANGELO dal
Greco εὐανγέλιον euanguélion, è
composta da 2 elementi:
- εὐ o eu - Buona
- ανγέλιον ó anguélion – Notizia
Infatti io non mi vergogno
dell'evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza di
chiunque crede, del Giudeo prima e poi
del Greco.
Ora
domandiamoci: per chi è stato scritto il Vangelo? Chi doveva esserne influenzato?
In 1 Pietro 1:18-20 leggiamo:
Sapendo che non con cose
corruttibili, come argento od
oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai
padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e
senza macchia, preconosciuto prima della
fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi.
Cosa
significa che Cristo era già destinato a morire sulla croce prima della
fondazione del mondo? Andiamo al principio prima dell'esistenza
dell'universo.
In
Genesi, la Parola di Dio, ci riporta la storia della Creazione. Un processo
mediante il quale Dio trasformò il nostro pianeta disordinato, vuoto e oscuro
in un mondo perfetto e traboccante di vita. Animali di tutte le specie e piante
straordinarie riempirono il pianeta al comando di Dio, e l’ordine e la Sua gloria,
resero perfetta e riempirono di luce l’opera che Dio aveva completato. La creazione
dell'universo, per Dio, non
rappresentava un rischio morale.
Poi
Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza con il proposito di avere dominio
sulla sua creazione. La Bibbia lo riporta così in Genesi 1:26:
“Poi Dio disse: 'Facciamo l'uomo a
nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli
uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che
strisciano sulla terra”.
Le
Sacre Scritture ci presentano il processo mediante il quale l’uomo fu creato:
Dio creò l’uomo dalla polvere della terra e dopo gli soffiò nelle narici un
alito vitale, trasformandolo così in un’anima vivente. (Genesi 2:7). L’uomo fu chiamato “Adamo” che significa umanità.
Durante
i primi cinque giorni, Dio aveva creato questo mondo mediante “la sua parola”. Dopo, nel sesto
giorno, venne all’esistenza l’uomo, il
quale fu formato dalle mani di Dio dalla polvere della terra; mentre Eva
(madre di tutti), sua sposa, fu formata
dalla costola di Adamo.
Da
questa prima famiglia è venuta all’esistenza tutta la razza umana. Genesi 2:21-24 dichiara:
“Allora l'Eterno DIO fece cadere un profondo
sonno sull'uomo, che si addormentò; e prese una delle sue costole, e rinchiuse
la carne al suo posto. Poi l'Eterno DIO con
la costola che aveva tolta all'uomo ne
formò una donna e la condusse all'uomo. E l'uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della
mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». Perciò l'uomo lascerà suo padre
e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne”.
Alla
fine della creazione, una coppia perfetta, ricevette dalle mani del Creatore un
mondo molto buono. È
importante sottolineare che tutta la razza umana, alla quale tutti
apparteniamo, è la proliferazione della vita di Adamo. In altre parole, Adamo è
la fonte dalla quale sorge tutta l’umanità. Atti 17:26 conferma tutto ciò nel sottolineare che Egli ha tratto
da uno solo tutte le nazioni degli uomini:
Egli creò da uno solo tutte le
nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per
essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio.
Da
Adamo ed Eva, discendono tutti gli esseri umani. Questo è un punto fondamentale
per la comprensione del vangelo.
Abbiamo
detto prima che la creazione dell’universo per Dio non rappresentava un rischio
morale ma la creazione di esseri
intelligenti che avrebbero dovuto amare e adorare Dio liberamente rappresentava
sì un rischio morale. L'eternità è un periodo di tempo molto lungo e la
possibilità che un gruppo di esseri creati cambiassero il loro approccio
incentrato su Dio, ad un approccio incentrato su sé stessi, era possibile. Poiché
l'amore richiede libertà, un universo popolato di esseri autonomi con libero
arbitrio, avrebbe comportato il rischio che ad un certo punto
dell'eternità sorgesse il peccato. Dio è amore e l'amore richiede libertà.
La creazione di esseri con il libero arbitrio è il risultato del carattere di
Dio. La Bibbia insegna che la ribellione e il peccato apparvero nel regno di
amore e santità di Dio. Vediamo Isaia 14: 12-14:
Come
mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra,
tu che atterravi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo,
innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte
dell'assemblea, nella parte estrema del nord; salirò sulle parti più alte
delle nubi, sarò simile all'Altissimo".
L'origine del male è legata alla
libertà di scelta. Lucifero attirò la sua attenzione su di
sé e trascinò con sé la terza parte degli angeli del cielo come leggiamo in Apocalisse
12: 4:
La sua coda trascinava dietro a sé la terza parte delle
stelle del cielo e le gettò sulla terra.
Prima
del sorgere del peccato in cielo, gli angeli non conoscevano gli attributi
essenziali di Dio; fino a quel momento non hanno mai avuto bisogno di grazia,
perdono, misericordia, bontà, giustizia.
Quando
sorse la ribellione, si chiesero: adesso Dio, come avrebbe affrontato la
situazione? Le 3 opzioni di gestione di questo conflitto erano:
Distruggere
subito gli angeli cattivi. Ma questo
avrebbe comportato un passaggio da una relazione di amore con Dio ad una
relazione basata sulla paura.
Distruggere
tutti gli angeli, cattivi e buoni. Distruggere
però la totalità degli angeli e creare nuovi angeli era una scelta che Dio NON
POTEVA prendere; la Sua giustizia gli impediva di trattare gli angeli
fedeli come se fossero infedeli.
Permettere
al peccato di svilupparsi. Permettere
lo sviluppo del peccato, e affrontarlo sulla croce per mezzo di Cristo, anche a
costo della propria vita, è quello che Dio ha considerato, prima della
fondazione del mondo. Dio è amore. L’amore sceglierà sempre il sacrificio piuttosto
che la solitudine. Permettere al peccato di svilupparsi avrebbe anche svelato
la verità, chi è Satana e dove porta la sua strada e chi è Dio e cosa ci
aspetta se seguiamo le vie di Dio. Il risultato del mondo che abbiamo oggi,
della sofferenza, della malvagità, della morte è il risultato del carattere di
Satana che vuole soltanto la nostra completa distruzione ma Dio ha sempre avuto
un piano per strapparci dalle Sue mani.
Così per mezzo del Vangelo Dio fa conoscere all'universo
il suo carattere di amore, misericordia e giustizia. L'obiettivo fondamentale
del Vangelo è rivelare il carattere di Dio all'Universo.
Dio sceglie l'umanità, prima della fondazione del
mondo, perché questa riveli il suo carattere e sia l'eterna
testimonianza della sua gloria.
Per
questo Dio creò Adamo libero e gli diede il dominio della sua creazione,
autorizzandolo a mangiare di tutti gli alberi del giardino. Alberi straordinari
di tutti i tipi coprivano la faccia della terra. Senza dubbio, in tutto questo
scenario meraviglioso, Dio collocò due alberi unici al centro del Giardino;
l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male. Mentre
l’albero della vita aggiungeva anni di esistenza alla vita di Adamo, rendendolo
eterno, (Genesi 3:22); egli non era invece
autorizzato a mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male.
In
Genesi 2:15-17 infatti leggiamo: “L'Eterno DIO prese dunque l'uomo e lo pose
nel giardino dell'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. E l'Eterno DIO
comandò l'uomo dicendo: «Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino;
ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel
giorno che tu ne mangerai, per certo morrai”.
Era
libero di scegliere ma Dio lo mise in guardia sul fatto che scegliere una via
diversa da quella che ti mette davanti il CREATORE DELLA TUA VITA porta alla
morte e alla separazione eterna da Dio.
Adamo
ed Eva avrebbero dovuto fidarsi di Dio ma scelsero di credere alla bugia di
Satana che come leggiamo in Genesi 3:4,5
disse loro che non sarebbero mai morti e anzi sarebbero diventati come Dio (una
grandissima bestemmia, la creatura non sarà mai CREATORE). E ancora oggi
vediamo come l’uomo tende ad essere dio di sé stesso, crede di poter trovare
soluzioni plausibili al male esistente del mondo, c’è perfino qualcuno che
pretende di essere vicario di Dio sulla terra, ma come vediamo attorno a noi,
il male l’uomo non è mai stato in grado di risolverlo e continue rovine si
abbattono sull’umanità che nella sua ottusità e nel suo orgoglio continua a non
voler accettare che TORNARE A DIO E’L’UNICA SOLUZIONE E L’UNICA VIA DI SALVEZZA.
Una
scelta di fede e obbedienza era necessaria ogni volta che Adamo ed Eva si
avvicinavano al centro del giardino. O sceglievano la vita eterna mangiando
dell’albero della vita o sceglievano la morte eterna disobbedendo alla Parola
di Dio. Adamo si sarebbe reso conto della sua vita eterna con il passare degli
anni perché se fosse rimasto fedele a Dio non sarebbe mai morto. Solo per fede
nella Parola di Dio, Adamo poteva accettare che l’albero della vita forniva
alla coppia vita eterna.
L’albero
della conoscenza del bene e del male, si è trasformato in una prova di amore e
fiducia, oltre che ricordare alla giovane coppia che viveva nel giardino, la
sua condizione di amministratori e sovrintendenti della Creazione. Come capo e
Signore, Dio si prendeva il diritto di stabilire un limite alla signoria del
Giardino affidata ad Adamo. Una violazione di questo limite da parte di Adamo,
implicava la sua morte e quella di tutta l’umanità che rappresentava, perché
egli era la fonte.
Dato
che Dio ha creato l’umanità in Adamo con un libero arbitrio, ha dovuto dargli
un’alternativa di scelta. Lealtà a Dio, significava che la vita che aveva
ricevuto poteva continuare per sempre. Rifiutare Dio, significava voltare le
spalle alla vita stessa, perché Dio è fonte della vita.
La
Bibbia racconta il problema della caduta in Genesi 3. L’apostolo Paolo in Romani
5:12 dice che il peccato di Adamo ha influito su tutta l’umanità:
“Perciò, come per mezzo di un solo
uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la
morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato”.
Quando
la caduta di Adamo ha avuto luogo, prima che lui avesse figli, la razza umana
intera era ancora dentro di lui. Come risultato, tutti gli esseri umani
soffrono le conseguenze di questo peccato, malgrado non siano colpevoli o
responsabili della caduta.
Da
quel momento, gli esseri umani siamo chiamati a confrontarci con due grandi
problemi che non siamo riusciti a risolvere o spiegare: il problema del peccato e della malvagità e il problema della morte.
Romani 5:12 presenta
che la morte, così come il peccato che la produce, colpisce ogni essere umano
discendente di Adamo dal primo momento della sua nascita:
Quindi, come a causa di un solo uomo
il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte
ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
Poiché
Dio è amore, il suo carattere misericordioso lo porta ad essere coinvolto nella
soluzione del problema che ha prodotto in ogni persona questa triste realtà.
Dio
aveva dichiarato che i figli non avrebbero pagato per i peccati dei loro padri,
né i padri per quelli dei figli, così come viene riportato in Ezechiele 18:20 (Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta
l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà
accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità) e
Deuteronomio 24:16 (Non si metteranno a morte i padri per una
colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri;
ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato).
L’essere
umano, peccatore fin dal concepimento, era sottomesso alle conseguenze del
peccato di suo padre Adamo. Grazie alla sua giustizia, Dio si fa carico
completamente della soluzione al problema del peccato, in modo tale che ogni
essere umano possa avere la possibilità di scampare alla terribile condanna del
peccato: la morte eterna.
Con
il peccato di Adamo, la fonte, il problema del peccato e la sua condanna
passano a tutti i suoi discendenti. Dio ribalta questa situazione inviando
un’altra fonte, la fonte eterna di vita, il Signore Gesù, per cancellare tutto
quello che Adamo aveva causato. Romani
5:18 lo specifica in questo modo: “Per cui, come per una sola trasgressione (di Adamo) la condanna si è estesa a
tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia (di Gesù Cristo) la
grazia si è estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita”.
Il
termine “giustificazione” (essere dichiarato giusto) è un termine legale che
indica che qualcuno paga per la pena o il castigo di un altro. Nel vangelo, la
giustificazione viene presentata come un dono di Dio a causa delle azioni
giuste di un uomo, Gesù Cristo, e del suo sacrificio di morte. Egli, come la
vera fonte di vita (Giovanni 1:1-4),
viene trasformato nel sostituto legale davanti a Dio per pagare la condanna
dell’umanità perduta. Questa è la buona notizia del Vangelo!
Come
risultato della caduta, tutti siamo sotto il peccato. Romani 3:9-12 sottolinea: “Che
dunque? Abbiamo noi qualche superiorità? Niente affatto! Abbiamo infatti
dimostrato precedentemente che tanto Giudei che Greci sono tutti sotto peccato, come sta scritto: Non c'è alcun giusto, neppure
uno. Non c'è alcuno che abbia intendimento, non c'è alcuno che ricerchi
Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c'è alcuno che
faccia il bene, neppure uno”.
La
preposizione “sotto” denota dipendenza, subordinazione e sottomissione. Si
tratta di un termine utilizzato per riferirsi agli schiavi nei tempi biblici.
Allo stesso modo in cui lo schiavo non aveva libertà perché governato dal suo
signore, così anche tutta l’umanità è “sotto peccato”, o è stata schiavizzata
dal peccato, (Romani 7:14). La
nostra unica speranza di liberazione è un Salvatore, un Liberatore.
Tutti
rimaniamo condannati sotto il giudizio di Dio, a causa del peccato di Adamo (Romani 3:19). Tutti pecchiamo ed è solo mediante la redenzione in Cristo Gesù che
siamo giustificati gratuitamente così come lo afferma Romani 3:23-24. La Bibbia è chiara, l’unica speranza di salvezza dell’essere
umano è Gesù Cristo:
In
nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome
che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere
salvati. Atti
4:12
Fin
dal momento in cui nasciamo noi siamo deformati a causa della malvagità e
iniquità della nostra natura. Nel Salmo 51:5
il Salmista infatti afferma:
Ecco, io sono stato formato
nell'iniquità, e mia madre mi ha concepito nel peccato.
L’iniquità,
il principio dell’egoismo, è una condizione o uno stato che tutti ereditiamo
fin dalla nascita. È qualcosa che eredita la razza umana fin dalla caduta di
Adamo. Non c’è nulla che possiamo fare per fuggire da esso. La nostra unica
speranza è nella redenzione che ci viene offerta in Gesù Cristo. Gli esseri
umani fin dalla nascita vengono deformati così come è espresso nel Salmo 58:3. A causa di questo, la
nostra condizione è di peccato, è perversa e malvagia, fin dalla stessa
nascita.
Anche
i nostri cuori ci ingannano nel farci credere che possiamo salvarci da soli per
mezzo delle nostre buone opere. Come è scritto in Geremia 17:9, queste opere non sono una garanzia di salvezza:
Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere?
Da
noi stessi non possiamo renderci conto della nostra reale condizione e tendiamo
a giustificarci dicendo a noi stessi che siamo migliori di quanto non si possa
immaginare. Apocalisse 3:17 presenta
questa realtà, chiaramente caratterizzata dalla chiesa di Laodicea, nel dire:
“Poiché tu dici: "Io sono ricco,
mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla"; e non sai invece di essere disgraziato,
miserabile, povero, cieco e nudo”.
Siamo
così separati da Dio che la maggior parte di noi non sa nemmeno quanto deviata
è la propria situazione. È per questo che in Filippesi 2:21, l’apostolo Paolo dichiara: “Tutti infatti cercano i loro propri interessi e non le cose di Cristo
Gesù”. Questo problema dell’egoismo è inerente a ogni essere umano fin dal
momento della nascita.
Questa
è la ragione per la quale Dio per primo deve convincerci del nostro stato di
peccato prima che possiamo apprezzare il suo regalo della salvezza. È da questa condizione di completa
separazione da Dio, che Gesù è venuto a salvarci. Dato che Dio ci offre la
Salvezza gratuitamente attraverso il suo figlio Gesù Cristo, tutti possiamo
sfuggire a questo problema del peccato. Questo è lo scopo del vangelo.
Nel
conoscere la verità del Vangelo, siamo liberati dal peccato, così come è
scritto in Giovanni 8:32 dove
leggiamo: “conoscerete la verità e la
verità vi farà liberi”.
Nel
contesto di questa dichiarazione, nel versetto 34, Gesù indica che siamo
schiavi del peccato e la nostra unica soluzione a questo problema è la libertà
provveduta dal Figlio di Dio (versetto
36). Gesù è l’unica risposta al
problema del peccato. Senza di lui continuiamo ad essere schiavi e il
salario del peccato è la morte come è scritto in Romani 6:23.
L’apostolo
Paolo scrive in 1 Timoteo 1:15, che
la ragione fondamentale per la quale Gesù è venuto al mondo fu: “per salvare i peccatori, dei quali io sono
il primo”.
1 Giovanni 1:8,10 sottolinea
che nel dire che non abbiamo peccato, inganniamo noi stessi, la verità non è in
noi e facciamo di Dio un bugiardo. L’unica
ragione per la quale la Parola di Dio sottolinea il nostro peccato non è per
condannarci, ma per mostrarci la necessità di un Salvatore.
Una
volta riconosciuto questo, il Vangelo di Gesù Cristo che è una buona notizia,
comincia a cambiare le nostre vite.
Nel
confessare i nostri peccati a Dio, Egli li perdona e ci purifica da ogni
malvagità, grazie alla sua fedeltà e giustizia come è scritto in 1 Giovanni 1:9. La maggior parte
delle persone pensano che sono peccatori per aver commesso molti peccati; però la verità è che commettiamo i peccati
perché siamo nati peccatori. L’unica speranza di sfuggire da questo
problema universale di peccato e morte è Gesù Cristo, il Salvatore del mondo.
Il peccato è la violazione della legge di Dio. 1 Giovanni 3:4
Peccato è anche saper fare il bene e non farlo. Giacomo 4:17.
Non credere in Cristo è Peccato. Giovanni 16 :8,9
Gesù ha portato sulla croce i i nostri peccati, ha subito la condanna al posto nostro. A quel punto il potere salvifico della croce rende possibile la creazione di una vita santa nella vita del credente, il quale dopo aver accettato Cristo inizierà un percorso di trasformazione caratteriale a Sua immagine.
Sin dal momento in cui è stato concepito Dio ha rivelato che la prima venuta di Gesù sulla terra, aveva il proposito di salvarci dal peccato. L'angelo Gabriele disse a Giuseppe: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo. Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati. Matteo 1:20-21.
Nel nostro prossimo studio, lo studio numero 4, conosceremo la ragione fondamentale per la quale Dio ci salva. Non te lo perdere!
Il peccato è la violazione della legge di Dio. 1 Giovanni 3:4
Peccato è anche saper fare il bene e non farlo. Giacomo 4:17.
Non credere in Cristo è Peccato. Giovanni 16 :8,9
Gesù ha portato sulla croce i i nostri peccati, ha subito la condanna al posto nostro. A quel punto il potere salvifico della croce rende possibile la creazione di una vita santa nella vita del credente, il quale dopo aver accettato Cristo inizierà un percorso di trasformazione caratteriale a Sua immagine.
Sin dal momento in cui è stato concepito Dio ha rivelato che la prima venuta di Gesù sulla terra, aveva il proposito di salvarci dal peccato. L'angelo Gabriele disse a Giuseppe: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo. Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati. Matteo 1:20-21.
Nel nostro prossimo studio, lo studio numero 4, conosceremo la ragione fondamentale per la quale Dio ci salva. Non te lo perdere!
Dio
benedica te che leggi e coloro con i quali vorrai condividere il vangelo di
Gesù Cristo così come ce lo presenta la Bibbia.
Nessun commento:
Posta un commento