Vita in Abbondanza

mercoledì 2 maggio 2018

Io sono la Verità


Eccoci al secondo studio su come trovare la “pienezza in Cristo”, una vita abbondante in Cristo. In Giovanni 14:6 leggiamo la seguente dichiarazione di Gesù:

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Nel capitolo 14 del vangelo di Giovanni Gesù dice: il tuo cuore non sia turbato. Primo perché qualsiasi difficoltà tu stai attraversando sappi che è passeggera. Può essere intenso, forse ti sembrerà che non passi mai, ma ti dico una cosa, la notte può essere oscura e fredda, però dura dodici ore. Il sole sorge. È una verità indiscutibile, il sole torna a sorgere. In questa vita niente dura, perché a causa del peccato tutto è fluttuante, passeggero. I momenti felici non sempre durano, i momenti tristi, grazie a Dio, anch’essi non durano sempre. Quindi non disperare. La notte passa. Il sole sorge di nuovo e questa è una delle verità più schiaccianti della parola di Dio.
Possibilmente starai soffrendo a causa di una relazione finita. Pensi che tutto non abbia più senso nella vita. Ricorda: il sole sorgerà ancora. Brillerà un nuovo giorno. Hai perso una persona cara? Pensi di non poter superare questo momento terribile? In realtà lo supererai. 

Il primo degli strumenti che Dio usa per aiutarci a superare le cose si chiama “tempo”. A volte per noi è difficile vivere questo tempo fatto di secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni. A volte vorremmo che tutto passasse in un solo secondo ma il processo di recupero ha bisogno di tempo. Le ferite sono aperte, sanguinano, ma si cicatrizzano nel tempo. Gesù ci incoraggia a non disperare, Egli sa che in questa terra attraversiamo momenti difficili di diversa intensità ma la sua promessa è che questo finirà. In Giovanni 14 Gesù promette che tornerà e metterà fine alla sofferenza, nessuno ci tradirà mai più, nessuno ci farà del male, la malattia e la morte non ci colpiranno più. 

Il secondo strumento per superare le nostre difficoltà è ricordarci che Gesù è la “Via”. Ricordarci di camminare con Lui, il quale ci aiuterà ad attraversare la valle dell’ombra della morte (Salmo 23).  Gesù non ci ha promesso che in questa terra non avremo venti, uragani, tsunami, disgrazie, tragedie, ma una cosa ci ha promesso: se seguiamo Lui che è la “via”, se facciamo di Lui il nostro cammino, quando passeremo per ognuna di queste difficoltà le acque non ci sommergeranno, il fuoco non ci divorerà.

Gesù è anche la “Verità”. In che modo la verità ci aiuta ad essere felici su questa terra? A volte noi cristiani commettiamo un errore, sembra che abbiamo la vocazione della sofferenza, perché molti cristiani pensano che essere cristiani significa soffrire. Che in questa terra non siamo liberi dalla sofferenza è una verità ma che il cristiano deve essere una persona “sofferente” non è verità.
Gesù ci promette che ci porterà in un mondo dove non ci sarà più la sofferenza, mentre stiamo su questa terra la sofferenza può toccarci, però Dio vuole che quella felicità, quell’abbondanza, quella serenità completa che riceveremo quando Lui tornerà, iniziamo a viverla già da ora. Dio vuole case felici, persone felici ed equilibrate, persone che si rispettino, relazioni sane, che i nostri sogni si realizzino anche se di tanto in tanto il dolore ci toccherà. Perché questo accada dobbiamo seguire la “Via” e vivere la “Verità”. La verità non è un concetto, non è una materia filosofica e teologica, non è una dottrina, non è un’idea, la verità è Gesù, Lui è la verità assoluta e concreta.

Il problema è che oggi il “relativismo” domina la nostra cultura. Oggi nella società in cui viviamo non è politicamente corretto dire che la verità è assoluta. È politicamente corretto invece dire che la verità è relativa, ognuno ha la “sua verità”, la verità dipende dal punto di vista di ognuno. Questo però è contrario all’insegnamento biblico, perché se Gesù Cristo è la verità e la verità è relativa allora Gesù è relativo. Ma Gesù è un Dio assoluto. Gesù non dipende dalla mia opinione, dalla mia cultura, non è Gesù che si deve adattare al mio modo di pensare, sono io che devo adattarmi all’assoluto, a Gesù. Oggi ci sono due filosofie che vanno di pari passo: il relativismo e il pluralismo. Il relativismo dà origine al pluralismo. Il relativismo insegna che niente è assoluto, la sedia può essere sedia o può non esserlo, dipende da chi la guarda, quindi oggi si filosofeggia intorno al concetto. Ognuno ha la sua verità e se ognuno ha la sua verità nasce il pluralismo, ognuno ha il suo modo di essere, ognuno può fare quello che vuole, ognuno ha il suo modo di vivere, tutto è corretto e tutto è accettabile. In realtà in questo modo stiamo vivendo in un mondo confuso e disordinato. Dove sono finiti oggi i punti di riferimento? In che cosa riponi la tua fiducia? Relativismo è sinonimo di insicurezza, perché se una cosa è relativa, oggi c’è e domani no, oggi è una cosa e domani un’altra cosa. In questo mondo di relativismo ecco perché non c’è più la sicurezza delle cose durevoli (sia in ambito relazionale che lavorativo che politico che sociale). 
 
L’insicurezza genera in noi confusione, instabilità caratteriale, aggressività. Solo il vangelo è in grado di tirarci fuori da tutto questo e cambiare le nostre vite. Il vangelo è assoluto perché da lì capisco chi sono veramente, da dove vengo, dove vado, non c’è confusione in merito, posso fidarmi del Dio assoluto presente nella Bibbia. Noi siamo stati creati dal Dio assoluto, non siamo nati casualmente come frutto dell’evoluzione. Se fossimo veramente frutto dell’evoluzione e quindi del caso, la nostra vita non avrebbe senso. Preferisco credere che un Dio d’amore mi ha creato, la mia vita ha un senso, anche se arrivano le difficoltà e i momenti di difficoltà. Non sono apparso nel mondo per caso, Dio mi ha creato con un proposito. Dio non è un concetto, è una persona, è la verità e noi siamo nati per vivere nella verità, non nella menzogna.
Noi però viviamo in un mondo dove non è facile vivere nella verità, viviamo in un mondo dove la menzogna è uno strumento che abbiamo inventato per proteggerci dalla violenza, dall’ingiustizia, dal tradimento, dalle persone. È diventato lo strumento per la sopravvivenza. Però è illusoria, crediamo di raggiungere la serenità e la felicità in questo modo ma non otteniamo nulla perché più passa il tempo e più ci disintegriamo. Quando ad esempio avviene un tradimento, in realtà, chi tradisce (anche se soddisfa un piacere momentaneamente perché è stato ingannato da una menzogna, la menzogna che forse poteva trovare qualcosa di meglio), in realtà, chi tradisce, dopo ha voglia di piangere, sta male con se stesso, può anche reprimere tutto questo, ma si scatena un processo psicologico che porta al malumore, questo perché noi non siamo stati creati per la menzogna ma per la verità. 

La verità spaventa, perché tira fuori anche le cose peggiori di noi stessi, per questo preferiamo spesso vivere di menzogne, perché queste ultime sembrano consolarci. Non è facile accettare l’invecchiamento, ecco perché molti vivono di lifting e botulino, molti non accettano di avere qualche chilo di troppo e magari cercano di nasconderlo con vestiti larghi ad esempio (ma questo è un piccolo esempio di fuga dalla realtà, sarebbe meglio fare esercizio e mangiare meno); ecco, la verità può anche fare male inizialmente ma ci fa vedere come stanno realmente le cose, ci aiuta nel processo di accettazione, superamento e quindi miglioramento e crescita personale.
Tu non vali perché hai bel fisico o un buon conto in banca. Tu non vali perché hai una certa professione lavorativa e al contrario non è vero che non vali perché non sai leggere o scrivere. Tu vali perché Gesù ha sacrificato la sua vita per te, è nel suo sangue che risiede il tuo valore.
Nella parola di Dio, la Bibbia, risiede la verità, è il nostro manuale per una vita migliore. Avere una vita migliore però spesso significa abbandonare ciò che di sbagliato seguiamo e questo è un processo a volte doloroso, ecco perché preferiamo vivere nella menzogna e non nella verità. Gesù ha lasciato tutto per noi, il suo regno, la sua vita, che cosa lasciamo noi per Lui? La verità ha un prezzo ma il fine è la vera felicità, quella duratura e non passeggera della menzogna.

Qualsiasi sia l’abisso in cui trovi non c’è profondità oscura dalla quale Dio non possa tirarti fuori. Nella tua vita personale, matrimoniale, relazionale, finanziaria, non c’è situazione che Dio non possa migliorare, non lo farà però con la forza, tu devi accettare di seguire la “Via” e vivere nella “Verità”. Devi accettare di seguire le istruzioni del manuale chiamato Bibbia.





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