Eccoci al secondo studio su come trovare la “pienezza in
Cristo”, una vita abbondante in Cristo. In Giovanni 14:6 leggiamo la seguente
dichiarazione di Gesù:
Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al
Padre se non per mezzo di me.
Nel capitolo 14 del vangelo di Giovanni Gesù dice: il tuo
cuore non sia turbato. Primo perché qualsiasi difficoltà tu stai attraversando
sappi che è passeggera. Può essere intenso, forse ti sembrerà che non passi
mai, ma ti dico una cosa, la notte può essere oscura e fredda, però dura dodici
ore. Il sole sorge. È una verità indiscutibile, il sole torna a sorgere. In
questa vita niente dura, perché a causa del peccato tutto è fluttuante,
passeggero. I momenti felici non sempre durano, i momenti tristi, grazie a Dio,
anch’essi non durano sempre. Quindi non disperare. La notte passa. Il sole
sorge di nuovo e questa è una delle verità più schiaccianti della parola di
Dio.
Possibilmente starai soffrendo a causa di una relazione
finita. Pensi che tutto non abbia più senso nella vita. Ricorda: il sole
sorgerà ancora. Brillerà un nuovo giorno. Hai perso una persona cara? Pensi di
non poter superare questo momento terribile? In realtà lo supererai.
Il primo degli strumenti che Dio usa per aiutarci a superare
le cose si chiama “tempo”. A volte per noi è difficile vivere questo tempo
fatto di secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni. A volte vorremmo che tutto
passasse in un solo secondo ma il processo di recupero ha bisogno di tempo. Le
ferite sono aperte, sanguinano, ma si cicatrizzano nel tempo. Gesù ci
incoraggia a non disperare, Egli sa che in questa terra attraversiamo momenti
difficili di diversa intensità ma la sua promessa è che questo finirà. In
Giovanni 14 Gesù promette che tornerà e metterà fine alla sofferenza, nessuno
ci tradirà mai più, nessuno ci farà del male, la malattia e la morte non ci
colpiranno più.
Il secondo strumento per superare le nostre difficoltà è
ricordarci che Gesù è la “Via”. Ricordarci di camminare con Lui, il quale ci
aiuterà ad attraversare la valle dell’ombra della morte (Salmo 23). Gesù non ci ha promesso che in questa terra
non avremo venti, uragani, tsunami, disgrazie, tragedie, ma una cosa ci ha
promesso: se seguiamo Lui che è la “via”, se facciamo di Lui il nostro cammino,
quando passeremo per ognuna di queste difficoltà le acque non ci sommergeranno,
il fuoco non ci divorerà.
Gesù è anche la “Verità”. In che modo la verità ci aiuta ad
essere felici su questa terra? A volte noi cristiani commettiamo un errore,
sembra che abbiamo la vocazione della sofferenza, perché molti cristiani
pensano che essere cristiani significa soffrire. Che in questa terra non siamo
liberi dalla sofferenza è una verità ma che il cristiano deve essere una
persona “sofferente” non è verità.
Gesù ci promette che ci porterà in un mondo dove non ci sarà
più la sofferenza, mentre stiamo su questa terra la sofferenza può toccarci,
però Dio vuole che quella felicità, quell’abbondanza, quella serenità completa
che riceveremo quando Lui tornerà, iniziamo a viverla già da ora. Dio vuole
case felici, persone felici ed equilibrate, persone che si rispettino,
relazioni sane, che i nostri sogni si realizzino anche se di tanto in tanto il
dolore ci toccherà. Perché questo accada dobbiamo seguire la “Via” e vivere la
“Verità”. La verità non è un concetto, non è una materia filosofica e
teologica, non è una dottrina, non è un’idea, la verità è Gesù, Lui è la verità
assoluta e concreta.
Il problema è che oggi il “relativismo” domina la nostra cultura.
Oggi nella società in cui viviamo non è politicamente corretto dire che la
verità è assoluta. È politicamente corretto invece dire che la verità è
relativa, ognuno ha la “sua verità”, la verità dipende dal punto di vista di
ognuno. Questo però è contrario all’insegnamento biblico, perché se Gesù Cristo
è la verità e la verità è relativa allora Gesù è relativo. Ma Gesù è un Dio
assoluto. Gesù non dipende dalla mia opinione, dalla mia cultura, non è Gesù
che si deve adattare al mio modo di pensare, sono io che devo adattarmi
all’assoluto, a Gesù. Oggi ci sono due filosofie che vanno di pari passo: il
relativismo e il pluralismo. Il relativismo dà origine al pluralismo. Il
relativismo insegna che niente è assoluto, la sedia può essere sedia o può non
esserlo, dipende da chi la guarda, quindi oggi si filosofeggia intorno al
concetto. Ognuno ha la sua verità e se ognuno ha la sua verità nasce il
pluralismo, ognuno ha il suo modo di essere, ognuno può fare quello che vuole,
ognuno ha il suo modo di vivere, tutto è corretto e tutto è accettabile. In
realtà in questo modo stiamo vivendo in un mondo confuso e disordinato. Dove
sono finiti oggi i punti di riferimento? In che cosa riponi la tua fiducia? Relativismo
è sinonimo di insicurezza, perché se una cosa è relativa, oggi c’è e domani no,
oggi è una cosa e domani un’altra cosa. In questo mondo di relativismo ecco
perché non c’è più la sicurezza delle cose durevoli (sia in ambito relazionale
che lavorativo che politico che sociale).
L’insicurezza genera in noi confusione, instabilità
caratteriale, aggressività. Solo il vangelo è in grado di tirarci fuori da
tutto questo e cambiare le nostre vite. Il vangelo è assoluto perché da lì
capisco chi sono veramente, da dove vengo, dove vado, non c’è confusione in
merito, posso fidarmi del Dio assoluto presente nella Bibbia. Noi siamo stati
creati dal Dio assoluto, non siamo nati casualmente come frutto
dell’evoluzione. Se fossimo veramente frutto dell’evoluzione e quindi del caso,
la nostra vita non avrebbe senso. Preferisco credere che un Dio d’amore mi ha
creato, la mia vita ha un senso, anche se arrivano le difficoltà e i momenti di
difficoltà. Non sono apparso nel mondo per caso, Dio mi ha creato con un
proposito. Dio non è un concetto, è una persona, è la verità e noi siamo nati
per vivere nella verità, non nella menzogna.
Noi però viviamo in un mondo dove non è facile vivere nella
verità, viviamo in un mondo dove la menzogna è uno strumento che abbiamo
inventato per proteggerci dalla violenza, dall’ingiustizia, dal tradimento,
dalle persone. È diventato lo strumento per la sopravvivenza. Però è illusoria,
crediamo di raggiungere la serenità e la felicità in questo modo ma non
otteniamo nulla perché più passa il tempo e più ci disintegriamo. Quando ad
esempio avviene un tradimento, in realtà, chi tradisce (anche se soddisfa un
piacere momentaneamente perché è stato ingannato da una menzogna, la menzogna
che forse poteva trovare qualcosa di meglio), in realtà, chi tradisce, dopo ha
voglia di piangere, sta male con se stesso, può anche reprimere tutto questo,
ma si scatena un processo psicologico che porta al malumore, questo perché noi
non siamo stati creati per la menzogna ma per la verità.
La verità spaventa, perché tira fuori anche le cose peggiori
di noi stessi, per questo preferiamo spesso vivere di menzogne, perché queste
ultime sembrano consolarci. Non è facile accettare l’invecchiamento, ecco
perché molti vivono di lifting e botulino, molti non accettano di avere qualche
chilo di troppo e magari cercano di nasconderlo con vestiti larghi ad esempio
(ma questo è un piccolo esempio di fuga dalla realtà, sarebbe meglio fare
esercizio e mangiare meno); ecco, la verità può anche fare male inizialmente ma
ci fa vedere come stanno realmente le cose, ci aiuta nel processo di
accettazione, superamento e quindi miglioramento e crescita personale.
Tu non vali perché hai bel fisico o un buon conto in banca.
Tu non vali perché hai una certa professione lavorativa e al contrario non è
vero che non vali perché non sai leggere o scrivere. Tu vali perché Gesù ha
sacrificato la sua vita per te, è nel suo sangue che risiede il tuo valore.
Nella parola di Dio, la Bibbia, risiede la verità, è il
nostro manuale per una vita migliore. Avere una vita migliore però spesso
significa abbandonare ciò che di sbagliato seguiamo e questo è un processo a
volte doloroso, ecco perché preferiamo vivere nella menzogna e non nella
verità. Gesù ha lasciato tutto per noi, il suo regno, la sua vita, che cosa
lasciamo noi per Lui? La verità ha un prezzo ma il fine è la vera felicità,
quella duratura e non passeggera della menzogna.
Qualsiasi sia l’abisso in cui trovi non c’è profondità oscura
dalla quale Dio non possa tirarti fuori. Nella tua vita personale, matrimoniale,
relazionale, finanziaria, non c’è situazione che Dio non possa migliorare, non
lo farà però con la forza, tu devi accettare di seguire la “Via” e vivere nella
“Verità”. Devi accettare di seguire le istruzioni del manuale chiamato Bibbia.
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