Vita in Abbondanza

lunedì 21 maggio 2018

Introduzione - La Bibbia e le emozioni umane


Come esseri umani siamo le creature più razionali al mondo. Gli animali, per quanto siano meravigliosi, non hanno la nostra stessa capacità di ragionare, essi vivono d’istinto. Nonostante ciò, nonostante la nostra capacità di logica e razionalità, siamo anche esseri emozionali. Potremmo anche affermare che le emozioni reggono la nostra vita più che la ragione, o potrebbero farlo.

Le emozioni di per sé sono buone, non saremmo esseri umani se non le provassimo (chi è quella persona che non conosce l’amore, la compassione, la simpatia, la paura, la tristezza). Noi non siamo macchine, non siamo robot che sono capaci di agire senza avere emozioni. Senza dubbio però, vivendo in un mondo di peccato, le nostre emozioni spesso generano anche dolore. Le malattie, le guerre, la povertà, i disastri naturali, l’insicurezza economica, i problemi relazionali in famiglia, nel posto di lavoro, tra amici, come non potrebbero causare paura, tristezza e dolore, emozioni a noi tanto familiari?

Consideriamo anche le reazioni emotive che il nostro mondo ha suscitato in Gesù quando era sulla terra:


  • Gesù “pianse” davanti la tomba di Lazzaro (Giovanni 11:35).
  • Gesù provò “indignazione” di fronte all’incredulità dei farisei (Marco 3:5).
  • Gesù provò “tristezza” nel Getsemani (Marco 14:34).
  • Gesù è definito uomo di “dolori” perché si fece carico dei nostri peccati, fu “disprezzato” e “rigettato” (Isaia 53:3).

Nel libro di Ebrei 4:15 leggiamo infatti:

“Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, perché Egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato”.

Oggi noi spesso siamo infelici perché non abbiamo imparato a gestire le emozioni. Anche quando proviamo emozioni negative come la tristezza, il dolore, la rabbia, in realtà non significa che abbiamo mancanza di fede perché in quel momento stiamo rispondendo ai frastuoni di questa vita. Le emozioni, ogni giorno, influiscono sulle nostre scelte, il problema si pone quando il nostro essere debole a causa del peccato, si lascia dominare dalle emozioni, fino a prendere decisioni radicalmente sbagliate che risultano essere alla fine causa di più dolore. 

Vedremo quindi come imparare a gestire alcune emozioni quali:


  • La paura. Con essa noi anticipiamo qualcosa che pensiamo accadrà nel futuro, ci prepariamo quindi ad affrontare quell’evento, solo che a volte anticipiamo qualcosa pensando che accadrà ma che in realtà non si verificherà mai, queste sono le “paure immaginarie”. La paura fu il primo sentimento negativo che apparve dopo il peccato. Anche i cristiani proveranno paura ma la differenza è imparare a gestire la paura, distinguere la paura positiva da quella negativa e sapere come convivere con essa quando ne facciamo esperienza.
  • La rabbia. La rabbia è un sentimento che sorge quando i principi che consideriamo importanti nella nostra vita, vengono violati. La rabbia può nascere a causa di eventi esterni a noi ma anche interni. Quanti di noi sono esenti da questo sentimento? Credo nessuno. Tutti proviamo rabbia di fronte a situazioni che non ci piacciono, cosa ne facciamo però con la nostra rabbia? Che reazioni abbiamo? Come possiamo gestirla nel miglior modo possibile?
  • Il senso di colpa. Il senso di colpa è l’emozione che sentiamo quando crediamo di aver violato qualcosa e cerchiamo di riparare i nostri sbagli. Anche qui abbiamo bisogno di capire come liberarci dal senso di colpa.
  • La depressione. Essa può essere causata da molti fattori. A volte da problemi fisici, altre volte dalla perdita di un caro, da problemi economici, ecc.
  • L’ansia. Chi soffre d’ansia pensa che accadrà sempre qualcosa di brutto con la sua salute, con il suo lavoro, con la sua famiglia. Chi soffre d’ansia è allo stesso tempo irritabile, teso e fa fatica a dormire.
  • Il risentimento. È l’emozione che proviamo quando qualcuno ci ha fatto qualcosa di male. È un veleno silenzioso che alla lunga distrugge chi lo prova.
  • La gelosia. Un sentimento che si prova quando si pensa che le relazioni nelle quali siamo coinvolte siano in pericolo. Anche questa è un’emozione che bisogna imparare a gestire e vivere al meglio.
  • L’invidia. È l’emozione che si prova quando si desidera ciò che appartiene all’altro, quando si pensa che l’altro riesca ad ottenere quello che noi non abbiamo.
  • La vergogna. È una condizione di umiliazione. Le persone che soffrono di vergogna sono tendenti a mettere le proprie difficoltà dopo di quelle degli altri, perché pensano di essere inferiori.

In questi studi quindi vedremo come alcuni personaggi biblici hanno gestito le loro emozioni, nel bene e nel male e le conseguenze che ne sono scaturite, vedremo cosa possiamo imparare dalle loro esperienze che ci possa aiutare oggi con le nostre emozioni. Impareremo come lasciare che Gesù prenda il controllo della nostra vita, come non c’è niente che Lui non possa vincere e curare in noi.

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