«Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma
il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non
farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo
schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che
dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore
ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è
riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di
sabato e lo ha dichiarato sacro» (Esodo 20:8-11).
Tra i comandamenti del decalogo è uno dei più
controversi, del quale attualmente è difficile comprendere la portata e
l’applicazione: il sabato va sperimentato oltre che compreso. Possiamo domandarci:
non è un atto formale l’interruzione delle normali attività umane? Quale
vantaggio ne ha il Signore? La risposta è semplice: è l’uomo che ne può trarre
il maggior beneficio.
Nella storia dell’umanità il giorno festivo ha
attenuato la schiavitù dell’uomo e gli ha ricordato che esiste un “padrone” nel
cielo, il Creatore, il datore della vita, superiore a qualunque padrone
terreno. L’uomo non vive di solo pane: l’uomo ha bisogno di capire perché mangia
il pane, perché vive, e questo può capirlo solo nella misura in cui si
relaziona con le sue origini e riconosce in Dio il creatore.
“Per
noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e
un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi
esistiamo per lui”. 1 Corinzi 8:6
Il giorno di riposo settimanale assolve una funzione
importante. La nostra attenzione viene infatti continuamente sollecitata per
proporci consumi, per imporci un attivismo frenetico, per insegnarci a
divertirci spendendo. Tra questi stimoli rischiamo di dimenticare noi stessi.
Il sabato biblico serve al credente per riscoprire se stesso e il suo rapporto
con il Creatore.
Non dobbiamo concepire il tempo come radicalmente
diviso fra sacro e profano: tutto il tempo può essere dedicato alla gloria di
Dio, anche quello utilizzato lavorando. Ma il Signore ci conosce e sa che solo
fissando dei limiti possiamo regolare la nostra vita secondo un progetto
equilibrato. Ecco che, paradossalmente, un divieto, invece di rappresentare un
limite per la libertà e la dignità dell’uomo, tende ad esaltarne tutte le
potenzialità.
Accettare il comandamento di Dio e viverlo pienamente
significa liberarsi dalle catene dell’egoismo, del lavoro ma anche dell’ozio. Significa
liberarsi dall’ansia di non potercela fare, di non poter sopravvivere se si
mette da parte un giorno per Dio, significa liberarsi dal peso di dover
provvedere da soli ai nostri bisogni:
“Non siate con
ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che
berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del
nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non
seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce.
Non siete voi assai più di loro? E chi di voi può con la sua sollecitudine
aggiungere alla sua statura pure un cubito? E intorno al vestire, perché siete
con ansietà solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi
non faticano e non filano; eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la
sua gloria, fu vestito come uno di loro. Or se Iddio riveste in questa maniera
l’erba de’ campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli
molto più voi, o gente di poca fede? Non siate dunque con ansietà solleciti,
dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? Poiché sono i
pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete
bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio,
e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte”. Matteo 6:25-33
Ma perché proprio il sabato e non la domenica o un
altro giorno? La risposta è allo stesso tempo semplice e complessa. Il fatto
che la domenica non abbia basi bibliche risulta evidente anche a una lettura
superficiale del Nuovo Testamento. Perché allora proprio il sabato?
Nel racconto biblico il sabato risale direttamente
alla settimana creativa, è il settimo giorno durante il quale Dio “si riposò”
dando un esempio all’uomo, offrendo un dono non a un popolo ma all’intera
umanità.
Nessuna autorità terrena, neppure la chiesa, può
cambiare o eliminare un comandamento di Dio:
“Invano essi mi rendono culto, insegnando
dottrine che sono precetti di uomini.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Marco 7:7,8.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Marco 7:7,8.
“Non aggiungerete nulla a quanto vi
comando e non toglierete nulla, ma impegnatevi ad osservare i comandamenti
dell'Eterno, il vostro DIO, che io vi prescrivo”.
Deuteronomio 4:2
Rispettare il sabato significa quindi accettare l’autorità
divina e non quella umana.
E
per darvi un approfondimento abbastanza esaustivo sulla differenza tra
SABATO o DOMENICA e perchè dovremmo tutti tornare ad osservare il SABATO
come giorno di riposo, IL VERO GIORNO DI RIPOSO, vi lascio un dialogo
importantissimo basato esclusivamente sulla Bibbia, unica fonte di
AUTORITA', per capire la VERITA' in merito al vero giorno di riposo.
SABATO O DOMENICA?
1. Dimmi, Signore, tu hai un giorno speciale di riposo (o di incontro ) per i tuoi figli?
"Il settimo giorno è un giorno di riposo per Jahwe, il tuo Dio; non fare in esso opera alcuna..." (Esodo 20:10).
2. Quale è il settimo giorno, Signore?
“Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo” (Esodo20:8)
“Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo” (Esodo20:8)
3. Il Sabato? Che giorno della settimana è allora la domenica?
"Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni" (Marco 16:9).
Nota: È un fatto comprovato che Gesù resuscitò di domenica. Il passaggio indica che questo è il primo giorno della settimana e non il settimo.
"Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni" (Marco 16:9).
Nota: È un fatto comprovato che Gesù resuscitò di domenica. Il passaggio indica che questo è il primo giorno della settimana e non il settimo.
4. Ma l'apostolo Giovanni menziona il "giorno" del Signore nell'Apocalisse. Non si sta riferendo alla domenica?
"Il Figlio dell'uomo è Signore del Sabato" (Matteo 12:8).
Nota: Apocalisse 1:10 > "Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore…"
(La precedente Versione Luzzi traduce "nel giorno di domenica" impropriamente e riporta una nota in calce, che precisa: "Il greco ha: nel giorno del Signore")
Anche questo testo è largamente usato per difendere l'origine apostolica dell'osservanza domenicale. C'è da notare, però, che l'appellativo di "giorno del Signore" riferito alla domenica non si basa su alcuna evidenza neotestamentaria, dove la domenica è sempre chiamata "il primo giorno della settimana". Sappiamo che l'Apocalisse fu scritta da Giovanni (mentre era esiliato a causa della sua fede nell'isoletta di Patmos) verso la fine del primo secolo. Mentre troviamo cenno di questa espressione riferita alla domenica nel corso del secondo secolo, chiaramente solo nell'Evangelo apocrifo di Pietro. Ma è solo alla fine del secondo secolo che vi sono indiscusse testimonianze dell'uso di "giorno del Signore" in riferimento alla domenica. Dunque Giovanni non poteva usare ai suoi tempi quest'espressione in riferimento alla domenica.
"Il Figlio dell'uomo è Signore del Sabato" (Matteo 12:8).
Nota: Apocalisse 1:10 > "Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore…"
(La precedente Versione Luzzi traduce "nel giorno di domenica" impropriamente e riporta una nota in calce, che precisa: "Il greco ha: nel giorno del Signore")
Anche questo testo è largamente usato per difendere l'origine apostolica dell'osservanza domenicale. C'è da notare, però, che l'appellativo di "giorno del Signore" riferito alla domenica non si basa su alcuna evidenza neotestamentaria, dove la domenica è sempre chiamata "il primo giorno della settimana". Sappiamo che l'Apocalisse fu scritta da Giovanni (mentre era esiliato a causa della sua fede nell'isoletta di Patmos) verso la fine del primo secolo. Mentre troviamo cenno di questa espressione riferita alla domenica nel corso del secondo secolo, chiaramente solo nell'Evangelo apocrifo di Pietro. Ma è solo alla fine del secondo secolo che vi sono indiscusse testimonianze dell'uso di "giorno del Signore" in riferimento alla domenica. Dunque Giovanni non poteva usare ai suoi tempi quest'espressione in riferimento alla domenica.
5. Ma tu non abolisti la Legge che conteneva il comandamento del Sabato?
“Non pensate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti; io non sono venuto per abolire, ma per portare a compimento” (Matteo 5:17).
“Non pensate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti; io non sono venuto per abolire, ma per portare a compimento” (Matteo 5:17).
6. Ma tu non cambiasti uno dei Comandamenti della Legge, in modo che oggi possiamo osservare un altro giorno?
"Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure uno iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto" (Matteo 5:18).
"Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure uno iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto" (Matteo 5:18).
7. Ma il Sabato non era il giorno di riposo per gli ebrei?
"Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato" ( Marco 2:27).
INOLTRE: Genesi 2:1-3: "Così furono terminati i cieli e la terra e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno, DIO terminò l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l'opera che aveva fatto. E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l'opera che aveva creato e fatto”.
Isaia 56:6-8 "I figli degli stranieri che si sono uniti all'Eterno per servirlo, per amare il nome dell'Eterno e per essere suoi servi, tutti quelli che osservano il sabato senza profanarlo e si attengono fermamente al mio patto, li condurrò sul mio monte santo e li riempirò di gioia nella mia casa d'orazione, i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di orazione per tutti i popoli». Il Signore, l'Eterno, che raduna i dispersi d'Israele, dice: «Io raccoglierò intorno a lui anche altri, oltre a quelli già raccolti”.
"Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato" ( Marco 2:27).
INOLTRE: Genesi 2:1-3: "Così furono terminati i cieli e la terra e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno, DIO terminò l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l'opera che aveva fatto. E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l'opera che aveva creato e fatto”.
Isaia 56:6-8 "I figli degli stranieri che si sono uniti all'Eterno per servirlo, per amare il nome dell'Eterno e per essere suoi servi, tutti quelli che osservano il sabato senza profanarlo e si attengono fermamente al mio patto, li condurrò sul mio monte santo e li riempirò di gioia nella mia casa d'orazione, i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di orazione per tutti i popoli». Il Signore, l'Eterno, che raduna i dispersi d'Israele, dice: «Io raccoglierò intorno a lui anche altri, oltre a quelli già raccolti”.
8.
Molti dicono che la Legge fu inchiodata sulla croce da Cristo e che
dopo quel momento i tuoi discepoli non continuarono ad osservare il
Sabato. È vero?
"E dopo averlo tirato giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato sepolto. Era il giorno della Preparazione e il Sabato stava per cominciare. Le donne, che erano venute con Gesù dalla Galilea seguendolo da vicino, osservarono il sepolcro e come vi era stato deposto il corpo di Gesù; poi esse tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti, e durante il Sabato si riposarono, secondo il comandamento” (Luca 23:53-56)
"E dopo averlo tirato giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato sepolto. Era il giorno della Preparazione e il Sabato stava per cominciare. Le donne, che erano venute con Gesù dalla Galilea seguendolo da vicino, osservarono il sepolcro e come vi era stato deposto il corpo di Gesù; poi esse tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti, e durante il Sabato si riposarono, secondo il comandamento” (Luca 23:53-56)
9.
Ma l'apostolo Paolo insegnò che oramai non dobbiamo fare differenza tra
giorno e giorno. Non credo che egli si riunisse il sabato.
"Or dopo essere passati per Anfipoli e per Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era la sinagoga dei Giudei. E Paolo, secondo il suo solito, entrò da loro e per tre sabati presentò loro argomenti tratti dalle Scritture” (Atti 17:1,2)
"Or dopo essere passati per Anfipoli e per Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era la sinagoga dei Giudei. E Paolo, secondo il suo solito, entrò da loro e per tre sabati presentò loro argomenti tratti dalle Scritture” (Atti 17:1,2)
10.
Paolo affermò che egli non era sottoposto alla Legge e che si faceva
ebreo solo per poter convincere gli ebrei. Forse egli si riuniva con gli
ebrei in Sabato e con i gentili la Domenica. Qual'è la verità Signore?
“Or Paolo e i suoi compagni salparono da Pafo e arrivarono per via mare a Perge di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro ritornò a Gerusalemme. Or essi, proseguendo da Perge, giunsero ad Antiochia di Pisidia; e, entrati nella sinagoga in giorno di sabato, si sedettero... Ora, quando i Giudei furono usciti dalla sinagoga, i gentili li pregarono che il sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose. E dopo che fu sciolta la riunione, molti fra i Giudei e pii proseliti seguirono Paolo e Barnaba, i quali, parlando loro, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio. Il Sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio”. (Atti 13:13-14, 42-44 )
Nota: Qui si vede chiaramente che Paolo era solito trovarsi con i Gentili di Sabato. Se la domenica fosse stata il nuovo giorno di riposo, Paolo avrebbe potuto invitare i Gentili ad ascoltare la Parola di Dio il giorno dopo (domenica) e non li avrebbe fatti aspettare sette giorni. Vedere anche Atti16:11-14.
Ebrei 4:7-11: “Dio stabilisce di nuovo un giorno - oggi - dicendo per mezzo di Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima:
«Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»
Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora d'un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza”.
Nota: Questa epistola è rivolta ad Ebrei convertiti al Cristianesimo e fu scritta da Paolo (non confermato) prima del 70 d.C. Con il preciso scopo di fare chiarezza che la Legge Cerimoniale o mosaica è stata abolita e specificare l'adempimento delle profezie del Vecchio Testamento sulla persona di Cristo in relazione al Santuario, ai sacrifici, ecc ecc....Ma non la Legge Morale (Decaolgo), essa non è stata aboltia, ed è interessante notare come Paolo ribadisca l'osservanza del Sabato al cap 4. Inoltre sia Paolo che Giovanni (90 d.C) ricevono precise rivelazioni da Gesù Cristo sia su fatti presenti e futuri ma NON troviamo traccia di annullamento o modifiche riguardo al comandamento.
“Or Paolo e i suoi compagni salparono da Pafo e arrivarono per via mare a Perge di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro ritornò a Gerusalemme. Or essi, proseguendo da Perge, giunsero ad Antiochia di Pisidia; e, entrati nella sinagoga in giorno di sabato, si sedettero... Ora, quando i Giudei furono usciti dalla sinagoga, i gentili li pregarono che il sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose. E dopo che fu sciolta la riunione, molti fra i Giudei e pii proseliti seguirono Paolo e Barnaba, i quali, parlando loro, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio. Il Sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio”. (Atti 13:13-14, 42-44 )
Nota: Qui si vede chiaramente che Paolo era solito trovarsi con i Gentili di Sabato. Se la domenica fosse stata il nuovo giorno di riposo, Paolo avrebbe potuto invitare i Gentili ad ascoltare la Parola di Dio il giorno dopo (domenica) e non li avrebbe fatti aspettare sette giorni. Vedere anche Atti16:11-14.
Ebrei 4:7-11: “Dio stabilisce di nuovo un giorno - oggi - dicendo per mezzo di Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima:
«Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»
Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora d'un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza”.
Nota: Questa epistola è rivolta ad Ebrei convertiti al Cristianesimo e fu scritta da Paolo (non confermato) prima del 70 d.C. Con il preciso scopo di fare chiarezza che la Legge Cerimoniale o mosaica è stata abolita e specificare l'adempimento delle profezie del Vecchio Testamento sulla persona di Cristo in relazione al Santuario, ai sacrifici, ecc ecc....Ma non la Legge Morale (Decaolgo), essa non è stata aboltia, ed è interessante notare come Paolo ribadisca l'osservanza del Sabato al cap 4. Inoltre sia Paolo che Giovanni (90 d.C) ricevono precise rivelazioni da Gesù Cristo sia su fatti presenti e futuri ma NON troviamo traccia di annullamento o modifiche riguardo al comandamento.
11.
Signore, se le cose stanno così, perché Paolo si contraddice dicendo ai
Gentili Colossesi che nessuno li doveva giudicare per il cibo o le
bevande, o ai giorni di festa, luna nuova o sabati?
Egli stava facendo allusione al seguente passaggio Biblico:
1 Cronache 23:28-31 > “Poiché il loro compito era quello di aiutare i figli di Aaronne nel servizio della casa dell'Eterno [il Santuario] nei cortili, nelle camere, nella purificazione di tutte le cose sacre, nel lavoro di servizio della casa di DIO, con i pani della presentazione, con il fior di farina per l'offerta di cibo, con le focacce non lievitate, con le cose da cuocere nella padella, con ciò che era mescolato con olio e con tutte le misure, e dimensioni. Essi dovevano inoltre presentarsi ogni mattina per celebrare e lodare l'Eterno, e così pure ogni sera e per offrire del continuo davanti all'Eterno tutti gli olocausti, secondo il numero che la legge imponeva loro nei sabati, nei noviluni e nelle feste solenni”.
Nota: È evidente che Paolo si stava riferendo solo ai cibi, bevande, feste e sabati che erano in relazione con il culto dell'antico santuario ebreo. La parola Sabato era usata nell'antichità come sinonimo di "giorno festivo" o di riposo. Uno di questi "sabati" poteva cadere di domenica, giovedì, lunedì o qualunque altro giorno della settimana, così come succede oggi con i giorni festivi. I "sabati" qui riferiti sono, tra altro, il giorno 1 del settimo mese (Levítico 23:24), il giorno 10 del settimo mese chiamato "giorno di espiazione", (Levítico 16.29-31; 23:27-32), ed i giorni 15 e 22 di quel settimo mese (Levítico 23:39).
Una prova ulteriore che conferma che Paolo si riferiva a questi "sabati" e non al settimo giorno della settimana (Sabato), sta nel fatto che egli dice che questi giorni erano "ombra" di Gesù Cristo (Col 2:16,17).
Se si legge con attenzione i capitoli 8, 9 e 10 di Ebrei, noteremo che si applicano queste espressioni a coloro che officiavano nel santuario ebraico; si dice in Ebrei 10:1: "La legge infatti, avendo solo l'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non può mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno".
Egli stava facendo allusione al seguente passaggio Biblico:
1 Cronache 23:28-31 > “Poiché il loro compito era quello di aiutare i figli di Aaronne nel servizio della casa dell'Eterno [il Santuario] nei cortili, nelle camere, nella purificazione di tutte le cose sacre, nel lavoro di servizio della casa di DIO, con i pani della presentazione, con il fior di farina per l'offerta di cibo, con le focacce non lievitate, con le cose da cuocere nella padella, con ciò che era mescolato con olio e con tutte le misure, e dimensioni. Essi dovevano inoltre presentarsi ogni mattina per celebrare e lodare l'Eterno, e così pure ogni sera e per offrire del continuo davanti all'Eterno tutti gli olocausti, secondo il numero che la legge imponeva loro nei sabati, nei noviluni e nelle feste solenni”.
Nota: È evidente che Paolo si stava riferendo solo ai cibi, bevande, feste e sabati che erano in relazione con il culto dell'antico santuario ebreo. La parola Sabato era usata nell'antichità come sinonimo di "giorno festivo" o di riposo. Uno di questi "sabati" poteva cadere di domenica, giovedì, lunedì o qualunque altro giorno della settimana, così come succede oggi con i giorni festivi. I "sabati" qui riferiti sono, tra altro, il giorno 1 del settimo mese (Levítico 23:24), il giorno 10 del settimo mese chiamato "giorno di espiazione", (Levítico 16.29-31; 23:27-32), ed i giorni 15 e 22 di quel settimo mese (Levítico 23:39).
Una prova ulteriore che conferma che Paolo si riferiva a questi "sabati" e non al settimo giorno della settimana (Sabato), sta nel fatto che egli dice che questi giorni erano "ombra" di Gesù Cristo (Col 2:16,17).
Se si legge con attenzione i capitoli 8, 9 e 10 di Ebrei, noteremo che si applicano queste espressioni a coloro che officiavano nel santuario ebraico; si dice in Ebrei 10:1: "La legge infatti, avendo solo l'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non può mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno".
Ebrei 8:5: "I quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti,
come fu detto da Dio a Mosè, quando stava per costruire il tabernacolo:
«Guarda», egli disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti è
stato mostrato sul monte".
"Cibi e bevande" erano le offerte ed i sacrifici. E si trova in Ebrei 9:10 trattandosi solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali, imposti fino al tempo del cambiamento. Spiegando chiaramente che il giorno di espiazione fu abolito, in Ebrei 9:7-9 "ma nel secondo entrava soltanto il sommo sacerdote una volta all'anno, non senza sangue, che egli offriva per se stesso, e per i peccati d'ignoranza del popolo. Lo Spirito Santo voleva così dimostrare che la via del santuario non era ancora resa manifesta, mentre sussisteva ancora il primo tabernacolo, il quale è una figura per il tempo presente, e voleva indicare che i doni e i sacrifici offerti non potevano rendere perfetto nella coscienza colui che faceva il servizio divino".
"Cibi e bevande" erano le offerte ed i sacrifici. E si trova in Ebrei 9:10 trattandosi solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali, imposti fino al tempo del cambiamento. Spiegando chiaramente che il giorno di espiazione fu abolito, in Ebrei 9:7-9 "ma nel secondo entrava soltanto il sommo sacerdote una volta all'anno, non senza sangue, che egli offriva per se stesso, e per i peccati d'ignoranza del popolo. Lo Spirito Santo voleva così dimostrare che la via del santuario non era ancora resa manifesta, mentre sussisteva ancora il primo tabernacolo, il quale è una figura per il tempo presente, e voleva indicare che i doni e i sacrifici offerti non potevano rendere perfetto nella coscienza colui che faceva il servizio divino".
Inoltre afferma che gli olocausti furono tolti dopo il
sacrificio di Cristo, in Ebrei 10:1 (vedi sopra), Ebrei 8-10. Dopo aver
detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrificio né offerta né
olocausti né sacrifici per il peccato, che sono offerti secondo la
legge», egli aggiunge: «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà».
Egli toglie il primo, per stabilire il secondo. Per mezzo di questa
volontà, noi siamo santificati mediante l'offerta del corpo di Gesù
Cristo, fatta una volta per sempre.
12. Comprendo, Signore. Vuoi dire, allora, che il sabato o settimo giorno è ancora vigente per i cristiani dei nostri giorni?
Gesù disse: "E pregate che la vostra fuga non accada d'inverno, né di sabato, perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà" (Matteo 24:20,21).
Nota: La gran tribolazione fa parte degli eventi finali della storia di questo mondo (Apocalisse 7:13; Daniele 12:1,2) pertanto si sta riferendo ad un evento che deve accadere nei nostri giorni. Il fatto che Gesù Cristo ci chieda di pregare affinché il giorno della fuga non sia in sabato è un indizio importante che avvalora la validità del giorno e che farà contraddistinguere la Vera Chiesa.
Dimostra chiaramente che le ultime generazioni dei suoi figli avrebbero continuato ad osservare il vero giorno di riposo settimanale, cioè il Sabato.
Gesù disse: "E pregate che la vostra fuga non accada d'inverno, né di sabato, perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà" (Matteo 24:20,21).
Nota: La gran tribolazione fa parte degli eventi finali della storia di questo mondo (Apocalisse 7:13; Daniele 12:1,2) pertanto si sta riferendo ad un evento che deve accadere nei nostri giorni. Il fatto che Gesù Cristo ci chieda di pregare affinché il giorno della fuga non sia in sabato è un indizio importante che avvalora la validità del giorno e che farà contraddistinguere la Vera Chiesa.
Dimostra chiaramente che le ultime generazioni dei suoi figli avrebbero continuato ad osservare il vero giorno di riposo settimanale, cioè il Sabato.
13. Se la Bibbia insegna ad osservare il sabato, perché, allora, oggi si osserva la domenica? Chi fece il cambiamento?
Daniele 7:8,25 (alcuni passaggi) "Stavo osservando le corna, quand'ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c'erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose. ...Egli proferirà parole contro l'Altissimo, perseguiterà i santi dell'Altissimo con l'intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo. Si terrà quindi il giudizio e gli sarà tolto il dominio, che verrà annientato e distrutto per sempre".
Nota: Se si desidera conoscere le evidenze che rivelano la vera identità del Piccolo Corno, che non è Antioco Epifanio come molti erroneamente sostengono, basti solo pensare che sono scene nel futuro per il tempo della fine e del Giudizio .
Per chi volesse approfondire, dimostreremo ampiamente il tutto nello Studio su Daniele su www.risorseavventiste.net.
Daniele 7:8,25 (alcuni passaggi) "Stavo osservando le corna, quand'ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c'erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose. ...Egli proferirà parole contro l'Altissimo, perseguiterà i santi dell'Altissimo con l'intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo. Si terrà quindi il giudizio e gli sarà tolto il dominio, che verrà annientato e distrutto per sempre".
Nota: Se si desidera conoscere le evidenze che rivelano la vera identità del Piccolo Corno, che non è Antioco Epifanio come molti erroneamente sostengono, basti solo pensare che sono scene nel futuro per il tempo della fine e del Giudizio .
Per chi volesse approfondire, dimostreremo ampiamente il tutto nello Studio su Daniele su www.risorseavventiste.net.
14. Ho
capito che il piccolo corno di Daniele 7 è la Chiesa Romana. Vuoi dire
Signore, che questa chiesa ha cambiato la Legge di Dio?
"Domanda ora ai sacerdoti circa la Legge" (Aggeo 2:11).
Sta bene Signore, farò loro due domande:
"Domanda ora ai sacerdoti circa la Legge" (Aggeo 2:11).
Sta bene Signore, farò loro due domande:
- Prima: Ma la Chiesa Cattolica ha potere per cambiare la Legge di Dio?
"Se
non avesse tale potere… non avrebbe rimpiazzato l'osservanza del
sabato, settimo della settimana, con l'osservanza della domenica, primo
giorno della settimana, un cambiamento per il quale non esiste autorità
biblica" (P. Esteban Keenan) Dottrinale Catechism, pag. 174. In altre parole non è un potere che gli conferisce Dio.
- Seconda: Nello specifico, quali persone hanno realizzato il cambiamento e in che data?
"Durante i tre primi secoli la domenica fu un giorno di lavoro come qualunque altro... solamente nell'anno 321, per decreto dell'imperatore Costantino, la domenica si trasformò in giorno di riposo", P. Vincent Ryan, La domenica, giorno del Signore, pag. 91, Edizioni Paoline 1986.
"Durante i tre primi secoli la domenica fu un giorno di lavoro come qualunque altro... solamente nell'anno 321, per decreto dell'imperatore Costantino, la domenica si trasformò in giorno di riposo", P. Vincent Ryan, La domenica, giorno del Signore, pag. 91, Edizioni Paoline 1986.
"Tutto
quello che era prescritto per il sabato noi lo trasferiamo nella
domenica... In questo giorno che è il primo e giorno del sole" (Eusebio
di Cesarea) Comm. In Ps. 91: PG 23, 1172. Citato in La domenica festa
dei cristiani, pag. 86, Julián López Martín. Biblioteca di Autori
Cristiani. Lic. dell'Episcopato di Zamora, Spagna. 1991.
Nota:
Il vescovo Eusebio di Cesarea (265-340 D.C.) era amico intimo di
Costantino il quale, basandosi sulle tradizione ed alcuni scritti di
Giustino e San Ignazio di Antiochia, l'incoraggiò ad esaltare la
domenica come giorno di riposo.
Alcuni anni dopo (364 D.C) la Chiesa, non contenta dell’imposizione della domenica, tentò di abolire il sabato decretando che tutti quelli che continuassero a rifiutarsi di lavorare in quel giorno, sarebbero stati esclusi da Cristo (Canone 29 del Concilio di Laodicea).
Alcuni anni dopo (364 D.C) la Chiesa, non contenta dell’imposizione della domenica, tentò di abolire il sabato decretando che tutti quelli che continuassero a rifiutarsi di lavorare in quel giorno, sarebbero stati esclusi da Cristo (Canone 29 del Concilio di Laodicea).
15.
Signore, molti argomentano che tu hai dato potestà a Pietro ed ai suoi
successori per legare e slegare le tue leggi e comandamenti. Pertanto
anche la domenica rientra in questo potere?
Pietro disse: “Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione. E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata. E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna è da molto tempo all'opera e la loro rovina non si farà attendere” (2Pietro 2:1-3).
Pietro disse: “Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione. E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata. E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna è da molto tempo all'opera e la loro rovina non si farà attendere” (2Pietro 2:1-3).
16.
Ma potrebbe essere che essi lo facessero con il proposito di onorare il
giorno della resurrezione del tuo amato Figlio. Vuoi dire che non sei
d'accordo con queste buone intenzioni?
"Invano mi onorano, insegnando come dottrine comandamenti di uomini" (Matteo 15:9).
Nota: L'osservanza della domenica ha la sua vera origine nel culto al dio sole e fu osservata dai pagani molti secoli prima della nascita di Cristo (E. Royston Pike, Dizionario delle religioni, pag. 322).
Il Sacerdote Gesuita Juan M. Pacheco riconosce: "Constantino... venerava al Sole Invicto…, ‘dio unico e supremo '. I suoi soldati recitavano di domenica: "giorno della luce e del sole, una preghiera all'astro senza rivali" (Storia della Chiesa, pag. 51, Bedout).
"Invano mi onorano, insegnando come dottrine comandamenti di uomini" (Matteo 15:9).
Nota: L'osservanza della domenica ha la sua vera origine nel culto al dio sole e fu osservata dai pagani molti secoli prima della nascita di Cristo (E. Royston Pike, Dizionario delle religioni, pag. 322).
Il Sacerdote Gesuita Juan M. Pacheco riconosce: "Constantino... venerava al Sole Invicto…, ‘dio unico e supremo '. I suoi soldati recitavano di domenica: "giorno della luce e del sole, una preghiera all'astro senza rivali" (Storia della Chiesa, pag. 51, Bedout).
17. Come può essere che migliaia di milioni di persone si sbaglino sul vero giorno di riposo e osservino la domenica?
"Larga è la porta e spaziosa la strada che porta alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa" (Matteo 7:13).
Nota: In ogni epoca gruppi di credenti hanno sostenuto l'idea che la maggioranza sia nel giusto, ma nella realtà delle cose si è riscontrato che è più facile il suo opposto, ossia che la maggioranza è incline all'errore (vedere 1Corinzi 10:2,5 e 1Re 18:22,25). Che una credenza sia sostenuta per la maggioranza mai è stato, né sarà, prova della sua legittimità.
"Larga è la porta e spaziosa la strada che porta alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa" (Matteo 7:13).
Nota: In ogni epoca gruppi di credenti hanno sostenuto l'idea che la maggioranza sia nel giusto, ma nella realtà delle cose si è riscontrato che è più facile il suo opposto, ossia che la maggioranza è incline all'errore (vedere 1Corinzi 10:2,5 e 1Re 18:22,25). Che una credenza sia sostenuta per la maggioranza mai è stato, né sarà, prova della sua legittimità.
18.
Signore, molti di questi uomini sono sinceri e conoscitori delle
Scritture. Non è questa la garanzia che tutto quello che insegnano è
corretto?
“Or un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo eloquente e ferrato nelle Scritture, arrivò ad Efeso. Costui era ammaestrato nella via del Signore e fervente di spirito, parlava e insegnava diligentemente le cose del Signore, ma conosceva soltanto il battesimo di Giovanni. Egli cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Ma, quando Aquila e Priscilla l'udirono, lo presero con loro e gli esposero più a fondo la via di Dio” (Atti 18:24-26).
“Or un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo eloquente e ferrato nelle Scritture, arrivò ad Efeso. Costui era ammaestrato nella via del Signore e fervente di spirito, parlava e insegnava diligentemente le cose del Signore, ma conosceva soltanto il battesimo di Giovanni. Egli cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Ma, quando Aquila e Priscilla l'udirono, lo presero con loro e gli esposero più a fondo la via di Dio” (Atti 18:24-26).
19.
Signore, questo è certo, ma guarda il caso del Dott. XXXX, fu istruito
in un seminario teologico; conosceva l'ebraico, il greco ed il latino.
Non è la sua conoscenza una garanzia che tutti i suoi insegnamenti sono
corretti?
“Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!»” (Marco 11:15-17).
Nota: Gli scribi ed i sacerdoti erano persone ferrate nella conoscenza dei Testi Sacri e delle lingue originali, ma non furono disposti ad accettare tutti gli insegnamenti di Gesù Cristo. La teologia è bella e utile, ma solo se è accompagnata da un sincero desiderio di conoscere ed accettare la volontà di Dio.
20. Scusami Signore se insisto sulla stessa cosa, ma non posso credere che i miei fratelli nella fede che tu conosci, possono sbagliarsi!
“Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. Ma chi osserva la sua parola, l'amore di Dio in lui è perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui” (1Giovanni 2:4,5).
“Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!»” (Marco 11:15-17).
Nota: Gli scribi ed i sacerdoti erano persone ferrate nella conoscenza dei Testi Sacri e delle lingue originali, ma non furono disposti ad accettare tutti gli insegnamenti di Gesù Cristo. La teologia è bella e utile, ma solo se è accompagnata da un sincero desiderio di conoscere ed accettare la volontà di Dio.
20. Scusami Signore se insisto sulla stessa cosa, ma non posso credere che i miei fratelli nella fede che tu conosci, possono sbagliarsi!
“Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. Ma chi osserva la sua parola, l'amore di Dio in lui è perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui” (1Giovanni 2:4,5).
21. Ma non è sufficiente che ti amiamo e viviamo d'accordo con la legge dell'amore?
"Se mi amate, osserverete i miei comandamenti" (Giovanni14:15).
"Se mi amate, osserverete i miei comandamenti" (Giovanni14:15).
22. Realmente ti riferisci ai Dieci Comandamenti?
“Infatti questi comandamenti: «Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dir falsa testimonianza, non desiderare», e se vi è qualche altro comandamento, si riassumono tutti in questo: «Ama il tuo prossimo come te stesso». L'amore non fa alcun male al prossimo; l'adempimento dunque della legge è l'amore” (Romani 13:9,10).
“Infatti questi comandamenti: «Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dir falsa testimonianza, non desiderare», e se vi è qualche altro comandamento, si riassumono tutti in questo: «Ama il tuo prossimo come te stesso». L'amore non fa alcun male al prossimo; l'adempimento dunque della legge è l'amore” (Romani 13:9,10).
23. Io so che il Sabato è uno dei Dieci Comandamenti (Esodo 20:8-11), ma non credo che sia tanto importante.
“Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. Difatti, colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha anche detto: «Non uccidere». Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà” (Giacomo 2:10-12).
“Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. Difatti, colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha anche detto: «Non uccidere». Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà” (Giacomo 2:10-12).
24. Giudicati per la Legge? Vuoi dire che se non osservo il Sabato sarò condannato nel giorno del giudizio?
“Infatti tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno pure senza la legge; e tutti quelli che hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati secondo la legge” (Romani 2:12).
“Infatti tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno pure senza la legge; e tutti quelli che hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati secondo la legge” (Romani 2:12).
25. Allora questo significa che la mia salvezza dipende dall'obbedienza a questo mandato sabatico?
"Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti" (Matteo 19:17).
"Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti" (Matteo 19:17).
26. Ma la salvezza non è per grazia?
Paolo insegnò: "Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo" (Efesini 2:8-10); “...perché non coloro che odono la legge sono giusti presso Dio, ma coloro che mettono in pratica la legge saranno giustificati” (Romani 2:13).
Nota: La salvezza è un dono gratuito che si riceve per fede, ma tutti quelli che veramente hanno ricevuto Cristo nella propria vita (mente e cuore) dimostreranno che la propria fede operante è genuina e sincera mediante l'obbedienza alla Legge di Dio. Sebbene è certo che nessuno sarà salvo per le sue buone opere, è anche certo che nessuno sarà salvo senza le buone opere.
Paolo insegnò: "Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo" (Efesini 2:8-10); “...perché non coloro che odono la legge sono giusti presso Dio, ma coloro che mettono in pratica la legge saranno giustificati” (Romani 2:13).
Nota: La salvezza è un dono gratuito che si riceve per fede, ma tutti quelli che veramente hanno ricevuto Cristo nella propria vita (mente e cuore) dimostreranno che la propria fede operante è genuina e sincera mediante l'obbedienza alla Legge di Dio. Sebbene è certo che nessuno sarà salvo per le sue buone opere, è anche certo che nessuno sarà salvo senza le buone opere.
27.
Tuttavia Paolo disse anche che il ministero di morte scritto in tavole
di pietra è abolito e che ora siamo sotto un nuovo patto nello Spirito.
Non significa questo che non dobbiamo più osservare la tua Legge?
"«Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore» dice l'Eterno. «Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d'Israele dopo quei giorni» dice l'Eterno: «metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo»" (Geremia 31:31, 33).
"«Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore» dice l'Eterno. «Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d'Israele dopo quei giorni» dice l'Eterno: «metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo»" (Geremia 31:31, 33).
28. Ma Signore la Bibbia afferma che Gesù Cristo è il nostro vero riposo. Non basta, rimanere in lui tutti i giorni?
"Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui" (1 Giovanni 2:6). “...E Gesù, nella potenza dello Spirito... insegnava nelle loro sinagoghe, essendo onorato da tutti. Poi venne a Nazaret, dove era cresciuto e, com'era solito fare in giorno di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò per leggere" (Luca 4:14-16).
"Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui" (1 Giovanni 2:6). “...E Gesù, nella potenza dello Spirito... insegnava nelle loro sinagoghe, essendo onorato da tutti. Poi venne a Nazaret, dove era cresciuto e, com'era solito fare in giorno di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò per leggere" (Luca 4:14-16).
29. Ma Giovanni affermò che Gesù, nei suoi incontri con gli ebrei, trasgrediva il sabato.
“Ovvero, non avete letto nella legge che nel tempio i sacerdoti, nei giorni di sabato, trasgrediscono il sabato e tuttavia sono senza colpa?” (Matteo 12:5).
Nota: Esiste solo un tipo di "trasgressione" del sabato che il cielo approva. Questo consiste nel lavorare instancabilmente in questo giorno per portare la verità delle Scritture a coloro che periscono nell'ignoranza, o per alleviare il dolore dei malati, versetto 12.
“Ovvero, non avete letto nella legge che nel tempio i sacerdoti, nei giorni di sabato, trasgrediscono il sabato e tuttavia sono senza colpa?” (Matteo 12:5).
Nota: Esiste solo un tipo di "trasgressione" del sabato che il cielo approva. Questo consiste nel lavorare instancabilmente in questo giorno per portare la verità delle Scritture a coloro che periscono nell'ignoranza, o per alleviare il dolore dei malati, versetto 12.
30.
Ancora non capisco perché insisti tanto su questo tema del Sabato,
Signore. Ma il primo giorno non può andar bene ed esser valido come il
settimo?
"Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò" (Genesi 2:3). "Tu, Jahwe, l'hai benedetto e santo (o benedetto) sarà per sempre" (1 Cronache 17:27).
Nota: IL DECALOGO : LA LEGGE MORALE DI DIO CHE RISPECCHIA IL CARATTERE DI DIO
Come Dio ha stabilito per la natura, per l'universo intero, delle leggi eterne che ne determinano il corso regolare ed ordinato (cfr. Salmo 148:5-6), così ha regolato l'umanità mediante una legge morale le cui esigenze non cambiano nel tempo. Infatti la legge dei dieci comandamenti è l'espressione del carattere di Dio, carattere che è definito immutabile nella Bibbia:
Ebrei 1:12 / 13:8 > "... Ma Tu rimani lo stesso... Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno."
Giacomo 1:17b > "...Presso il quale (Dio) non c'è variazione, né ombra prodotta da rivolgimento."
Malachia 3:6 > "Poiché io, l'Eterno, non muto..."
Dio e la Sua legge sono definiti nello stesso modo nella Bibbia: questi due concetti s'identificano. La legge di Dio è definita "santa, giusta e buona" (Romani 7:12), perfetta, vera, pura, capace di rendere saggi e illuminare la mente (Salmo 19:7-8): tutti attributi del carattere stesso dell'Eterno. Ora, lo stesso carattere di santità e perfezione è l'obiettivo del cammino della fede richiesto ai figli di Dio, che dimostrano la loro volontà di separarsi dal mondo per appartenere a Dio, e fare propri i Suoi principi; fermo restando il fatto che l'ubbidienza alla legge divina non è frutto di sforzi umani, ma il risultato di una comunione profonda e quotidiana che, nutrendo la fede, porta frutti nel tempo.
"Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò" (Genesi 2:3). "Tu, Jahwe, l'hai benedetto e santo (o benedetto) sarà per sempre" (1 Cronache 17:27).
Nota: IL DECALOGO : LA LEGGE MORALE DI DIO CHE RISPECCHIA IL CARATTERE DI DIO
Come Dio ha stabilito per la natura, per l'universo intero, delle leggi eterne che ne determinano il corso regolare ed ordinato (cfr. Salmo 148:5-6), così ha regolato l'umanità mediante una legge morale le cui esigenze non cambiano nel tempo. Infatti la legge dei dieci comandamenti è l'espressione del carattere di Dio, carattere che è definito immutabile nella Bibbia:
Ebrei 1:12 / 13:8 > "... Ma Tu rimani lo stesso... Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno."
Giacomo 1:17b > "...Presso il quale (Dio) non c'è variazione, né ombra prodotta da rivolgimento."
Malachia 3:6 > "Poiché io, l'Eterno, non muto..."
Dio e la Sua legge sono definiti nello stesso modo nella Bibbia: questi due concetti s'identificano. La legge di Dio è definita "santa, giusta e buona" (Romani 7:12), perfetta, vera, pura, capace di rendere saggi e illuminare la mente (Salmo 19:7-8): tutti attributi del carattere stesso dell'Eterno. Ora, lo stesso carattere di santità e perfezione è l'obiettivo del cammino della fede richiesto ai figli di Dio, che dimostrano la loro volontà di separarsi dal mondo per appartenere a Dio, e fare propri i Suoi principi; fermo restando il fatto che l'ubbidienza alla legge divina non è frutto di sforzi umani, ma il risultato di una comunione profonda e quotidiana che, nutrendo la fede, porta frutti nel tempo.
31. A me sembra che se osservo un giorno ogni sette, senza preoccuparmi quale sia, questo deve essere sufficiente.
"Fino a quando vi rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi?" (Esodo 16:28 )
“C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte" (Proverbi 16:25).
"Fino a quando vi rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi?" (Esodo 16:28 )
“C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte" (Proverbi 16:25).
32. Ma, Signore! Non posso agire in altra maniera? Non mi porterà in cielo la fede che professo?
"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me” (Matteo 15:8)
"Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Matteo 7:21).
"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me” (Matteo 15:8)
"Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Matteo 7:21).
33. Tuttavia, non sono convinto ma continuo a pregare.
"Se uno volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio" (Proverbi 28:9).
"Se uno volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio" (Proverbi 28:9).
34.
Ma Signore! guarda quanta gente opera miracoli in tuo nome. Alcuni
guariscono malati, altri parlano in lingue e fanno meraviglie; tuttavia,
non osservano il Sabato.
"Molti mi diranno in quel giorno: «Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?» E allora dichiarerò loro: «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità»" (Matteo 7:22,23).
"Molti mi diranno in quel giorno: «Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?» E allora dichiarerò loro: «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità»" (Matteo 7:22,23).
35.
Va bene Signore, riconosco che il Sabato è il giorno corretto, ma il
mio lavoro subirà una perdita economica se lo osservo. Inoltre, mi sarà
di ostacolo per lo sviluppo dei miei affari!
"Che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua?" (Marco 8:36).
"Che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua?" (Marco 8:36).
36.
Certo hai ragione, ma in quanto a me non mi preoccupo; ma tu vedi la
situazione della mia famiglia! Non sarebbe meglio lavorare il sabato,
che fargli mancare il necessario?
"Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte" (Matteo 6:32, 33).
“Allora il Signore disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Guardate che il Signore vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov'è, nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno” (Esodo 16:28,29).
"Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte" (Matteo 6:32, 33).
“Allora il Signore disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Guardate che il Signore vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov'è, nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno” (Esodo 16:28,29).
37.
E se questo portasse, come conseguenza, conflitto e divisione tra noi,
non sarebbe meglio seguire ed accettare la domenica e vivere in pace?
"Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me" (Matteo 10:37,38 )
“Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo” (Luca 14:33).
"Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me" (Matteo 10:37,38 )
“Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo” (Luca 14:33).
38. I miei dirigenti religiosi non saranno d'accordo con me e parleranno male di me, tacciandomi di legalista o giudaizzante.
"Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché allo stesso modo facevano i padri loro verso i falsi profeti" (Luca 6:26); “Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini» (Atti 5:29).
"Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché allo stesso modo facevano i padri loro verso i falsi profeti" (Luca 6:26); “Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini» (Atti 5:29).
39. I miei amici e conoscenti si prenderanno gioco di me e mi ridicolizzeranno.
"Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi” ( Matteo 5:11,12).
"Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi” ( Matteo 5:11,12).
40. Temo che non sarei capace di sopportare tutte queste prove. Sono troppo debole.
"Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me" (2 Corinzi 12:9).
"Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me" (2 Corinzi 12:9).
41. Quale sarà la mia ricompensa per essere fedele a te nel giorno del Sabato?
"Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell'Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi, allora troverai il tuo diletto nell'Eterno, e io ti farò cavalcare sulle alture della terra e ti darò da mangiare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell'Eterno ha parlato" (Isaia 58:13,14).
"Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell'Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi, allora troverai il tuo diletto nell'Eterno, e io ti farò cavalcare sulle alture della terra e ti darò da mangiare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell'Eterno ha parlato" (Isaia 58:13,14).
42. Signore, io anelo ereditare la Nuova Terra, si osserverà anche lì il Sabato?
"«Poiché come i nuovi cieli e la nuova terra che io farò sussisteranno stabili davanti a me», dice l'Eterno, «così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome. E avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice l'Eterno" (Isaia 66:22,23).
"«Poiché come i nuovi cieli e la nuova terra che io farò sussisteranno stabili davanti a me», dice l'Eterno, «così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome. E avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice l'Eterno" (Isaia 66:22,23).
43. Ma è vero che le ore del sabato biblico sono diverse dall'inizio del giorno settimanale?
"Sarà per voi un sabato di riposo..., dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato" (da tramonto a tramonto, Levítico 23:32); ma immolerai la Pasqua solamente nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per farvi dimorare il suo nome; la immolerai la sera, al tramontare del sole, nell'ora in cui uscisti dall'Egitto" (Deuteronomio 16:6).
Nota: Genesi 1:14 dice che il sole fu collocato come segnale per sapere in che momento comincia il giorno. Al versetto 19 si menziona sera e mattino e si intende designare la parte oscura e luminosa di un giorno di 24 ore
I rispettivi Glossari riconoscono: "gli Ebrei contavano il giorno di riposo dal tramonto del sole del venerdì fino al tramonto di sole del sabato"; e l'indice dottrinale della versione Madreperla-Colunga dice: "Sabato, giorno settimo della settimana... comincia col tramonto del sole del giorno precedente."
"Sarà per voi un sabato di riposo..., dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato" (da tramonto a tramonto, Levítico 23:32); ma immolerai la Pasqua solamente nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per farvi dimorare il suo nome; la immolerai la sera, al tramontare del sole, nell'ora in cui uscisti dall'Egitto" (Deuteronomio 16:6).
Nota: Genesi 1:14 dice che il sole fu collocato come segnale per sapere in che momento comincia il giorno. Al versetto 19 si menziona sera e mattino e si intende designare la parte oscura e luminosa di un giorno di 24 ore
I rispettivi Glossari riconoscono: "gli Ebrei contavano il giorno di riposo dal tramonto del sole del venerdì fino al tramonto di sole del sabato"; e l'indice dottrinale della versione Madreperla-Colunga dice: "Sabato, giorno settimo della settimana... comincia col tramonto del sole del giorno precedente."
44.
Un'ultimo chiarimento, Signore: "qual'è la Chiesa in questa terra che
insegni ad osservare il tuo giorno santo e che contemporaneamente ti ami
di tutto cuore?
"Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo e che aveva l'evangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo, e diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché l'ora del suo giudizio è venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque» ....Qui è la costanza dei santi; che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza (o fede) di Gesù Cristo”. (Apocalisse 14:6,7,12).
Nota: Questo passaggio rivela le caratteristiche della Chiesa del Rimanente la quale deve predicare il vero Vangelo Eterno al mondo, prima della fine, ed osservare i comandamenti di Dio, tutti e dieci ed avere la Testimonianza di Gesù (altrimenti detto Spirito di Profezia).
“Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «guardati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia». (Apocalisse 19:10)
Tra questi comandamenti c'è il Sabato, inoltre la frase "adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le fonti delle acque" è preso direttamente dal comandamento, il quale si trova registrato in Esodo 20:11. E come abbiamo già visto il DECALOGO è IMMUTABILE, poiché esprime e rivela il carattere di Dio per tanto DIO E' IMMUTABILE. Inoltre è l'unica parte della Bibbia scritta col dito di Dio.
Il Signore invita tutti ad uscire da Babilonia per unirsi al popolo che l'ama e osserva i suoi comandamenti. Ti invitiamo ad approfondire un studio biblico sul Sabato cercando una Chiesa Avventista del Settimo Giorno più vicina a te (link per la ricerca via web) o visitando la pagina relativa agli Studi sulla Legge, nel nostro sito.
"Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo e che aveva l'evangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo, e diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché l'ora del suo giudizio è venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque» ....Qui è la costanza dei santi; che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza (o fede) di Gesù Cristo”. (Apocalisse 14:6,7,12).
Nota: Questo passaggio rivela le caratteristiche della Chiesa del Rimanente la quale deve predicare il vero Vangelo Eterno al mondo, prima della fine, ed osservare i comandamenti di Dio, tutti e dieci ed avere la Testimonianza di Gesù (altrimenti detto Spirito di Profezia).
“Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «guardati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia». (Apocalisse 19:10)
Tra questi comandamenti c'è il Sabato, inoltre la frase "adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le fonti delle acque" è preso direttamente dal comandamento, il quale si trova registrato in Esodo 20:11. E come abbiamo già visto il DECALOGO è IMMUTABILE, poiché esprime e rivela il carattere di Dio per tanto DIO E' IMMUTABILE. Inoltre è l'unica parte della Bibbia scritta col dito di Dio.
Il Signore invita tutti ad uscire da Babilonia per unirsi al popolo che l'ama e osserva i suoi comandamenti. Ti invitiamo ad approfondire un studio biblico sul Sabato cercando una Chiesa Avventista del Settimo Giorno più vicina a te (link per la ricerca via web) o visitando la pagina relativa agli Studi sulla Legge, nel nostro sito.
45.
Allora, mio Creatore, sia fatta la tua volontà in terra come nel cielo.
Da ora in avanti, con il tuo aiuto, osserverò il giorno di riposo
sabatico che tu hai previsto per l'uomo.
"Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore" (Matteo 25:21).
"Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore" (Matteo 25:21).
RIPORTIAMO ALCUNE DICHIARAZIONI :
La Chiesa Cattolica ammette la verità: "Nella nuova legge si osserva la domenica invece del sabato, non in virtù di un mandato divino, bensì per la costituzione ecclesiastica" (San. Tommmaso di Aquino, Summa Th. IIII q.122 a.4. citato in La domenica festa dei cristiani, pag. 148, Julián López Martín. BAC).
“Or è piaciuto alla chiesa di Dio che il culto è la festività del giorno di Sabato si cangiasse nel giorno di domenica” (Catechismo del Concilio di Trento parte III. cap IV, 380, III ed. Marietti, Roma 1931)
Chiesa Battista: “Si dirà, tuttavia, e con una certa aria di trionfo che il sabato fu trasferito dal settimo al primo giorno della settimana... Dove può trovarsi registrato questo trasferimento? Non nel Nuovo Testamento, assolutamente no" (Dr. E. T. Hiscox, autore della Baptist Manual).
Chiesa Presbiteriana: "Non esiste la più piccola evidenza che nostro Signore o i suoi discepoli rispettassero o insegnassero ad altri a rispettare il primo giorno della settimana" (Rev Fraser).
Chiesa Congregazionale: "È completamente chiaro che, per rigidità devozionale che passiamo alla domenica, ma non stiamo osservando il sabato" (Dr. R. W. Dai, in Ten Commandments, pag. 106).
Chiesa Metodista: "Sabato, nel linguaggio ebraico, significa riposo, ed è il settimo giorno della settimana,... si può dire che non esiste legge nel Nuovo Testamento relativo al primo giorno" (Dizionario Teologico di Buck)
Chiesa Anglicana: "La ragione per la quale noi santifichiamo il primo giorno della settimana invece del settimo è per la stessa ragione per la quale osserviamo molte altre cose, non per prescrizione della Bibbia, bensì della Chiesa" (Isaac Williams, Plain Sermons on the Cathechism, tomo 1, pag. 334, 336).
Chiesa Luterana: "Non esiste un comandamento nella Bibbia che ordini di osservare la domenica come giorno di riposo... perché si osserva la domenica?... Se mi dite: ‘le cose previste per il sabato sono state trasferite nella domenica'... allora vi sfido a mostrarmi un solo passaggio, una sola parola nella Bibbia che lo provi" (Rev H. Bielenberg).
In conclusione,
Dio desidera la nostra felicità ma facciamo fatica a
crederlo. Abbiamo spesso paura di perdere qualcosa di buono quando ci affidiamo
a Lui. Così ci consumiamo in un’inquietudine senza fine, perdendo la pace della
quale tutti abbiamo bisogno.
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