Vita in Abbondanza

martedì 24 marzo 2020

1. DIO: LA SOLUZIONE AI PROBLEMI DELL’UMANITA’


La domanda che spesso mi pongo è: perché se la Bibbia è così chiara nelle sue dichiarazioni è così difficile per le persone seguirla alla lettera? Qual è il problema dell’uomo?

Prima di analizzare qual è il problema dell’uomo dobbiamo però prima porci una domanda più corta: “Che cos’è l’uomo?”. Definire cos’è l’uomo equivale a chiedersi: “Chi sono io?”. Non c’è campo più importante nell’investigazione che capire qual è la nostra identità personale. Finché non scopriamo chi siamo veramente non potremo scoprire pienamente nessuna cosa né tantomeno raggiungere una vera maturità personale. 
 
Chi sono io? La mia esistenza ha un significato?

Ci sono tre correnti che rispondono a questa domanda:


  •  Gli ottimisti umanisti secolari. Credono che l’uomo sapiens sia il risultato di un processo evolutivo accidentale; credono che gli esseri umani continuano ad evolversi; che hanno un potenziale illimitato e che un giorno si faranno carico del proprio sviluppo. Senza dubbio questi ottimisti non prendono sul serio per quanto necessario i tratti della perversità morale e dell’egocentrismo dell’essere umano che ha ritardato costantemente il progresso e ha portato i riformatori sociali ad essere disillusi.
  • I pessimisti esistenzialisti. Visto che non c’è Dio non ci sono valori, ideali, livelli morali. Di conseguenza la nostra esistenza non ha alcun significato né proposito e in ultima istanza tutto è assurdo.
  • Realismo radicale della Bibbia. Alla domanda: “Che cos’è l’uomo?” la Parola di Dio ci insegna che l’uomo è un essere creato originariamente a immagine e somiglianza del suo creatore. L’essere umano è stato creato con cinque privilegi fondamentali.

Primo privilegio
L’intendimento, la coscienza, la razionalità. Non si tratta solo di analizzare e calcolare, quello può farlo anche un computer e molto più rapidamente di noi. Si tratta invece di pensare e dare origine a pensieri nuovi. Mentre i computer analizzano ciò di cui prima sono stati alimentati, gli esseri umani sono pensatori originali, possono osservare sè stessi e chiedersi: “Chi sono io?”. Come esseri umani abbiamo coscienza di noi stessi e possiamo essere autocritici.

Secondo privilegio
Scelta morale. La capacità di effettuare scelte morali. Anche quando la coscienza riflette gli aspetti culturali della società e quindi è fallibile, rimane comunque in guardia avvertendoci che c’è differenza tra il bene e il male, non è soltanto una vocina dentro di noi, essa rappresenta un ordine morale al di fuori di noi e sopra di noi verso il quale ci sentiamo obbligati talmente tanto da sperimentare una forte tendenza a fare ciò che percepiamo come corretto e a sentirci in colpa quando facciamo quello che crediamo scorretto.

Terzo privilegio
La creatività e il nostro potere di creare artisticamente. Non si tratta solo della chiamata di Dio ad essere responsabili della gestione del medio ambiente e a sottometterlo a noi e a svilupparlo per il bene comune ma Dio ci ha donato abilità innovative per mezzo della scienza e dell’arte per poterlo fare a somiglianza del nostro creatore e ha posto in noi il desiderio e la capacità di essere creatori a nostra volta (per questo noi disegniamo, costruiamo, scolpiamo, sogniamo, scriviamo poesie e facciamo musica, abbiamo anche la capacità di apprezzare ciò che è bello ai nostri occhi, al nostro udito e al nostro tatto).

Quarto privilegio
Capacità di amare. Tutti gli animali si accoppiano, si prendono cura delle loro creature e molti sono anche gregari, però l’amore che unisce gli esseri umani tra di loro è più che un istinto, è più che una perturbazione chimica delle ghiandole endocrine. L’amore ispirato alle più grandi opere d’arte, al più nobile eroismo. Dio stesso è amore e le nostre esperienze relazionate con l’amore sono un riflesso essenziale della nostra somiglianza a Lui.

Quinto privilegio
La capacità di adorare. Una sete insaziabile della comunione con Dio. Tutti gli esseri umani hanno coscienza di una realtà personale ultima. Anche quando stiamo fuggendo da Dio e lo stiamo ignorando, istintivamente sappiamo che non abbiamo nessun altro luogo di riposo, nessun luogo dove andare al di fuori di Lui. Senza Dio siamo perduti, come figli abbandonati e smarriti.
In questi cinque privilegi è radicata la nostra differenza fondamentale con gli animali. Essi sono la base della dignità umana.

La bibbia però allo stesso tempo dichiara che l’essere umano è caduto; un abisso chiamato peccato ha separato la creatura dal suo Creatore e ha rovinato l’immagine e somiglianza di Dio. Gesù insegnò quattro verità riguardo questa realtà umana:

  • L’entità universale della malvagità umana. I richiami di attenzione e correzione di Gesù nella maggior parte dei casi non erano alle persone “perdute” (ladroni, ubriachi e prostitute), erano più per persone colte, religiose, giuste e raffinate; non c’è dubbio che più frequentemente è la gente più retta che ha una maggiore coscienza della sua piena degradazione. Tutti siamo peccatori.
  • La natura egocentrica della malvagità. Tutto il peccato è una forma di ribellione egoista contro l’autorità di Dio e la sua legge (Esodo 20), ci si ribella contro il benestare del nostro prossimo (l’omicidio, l’adulterio, la falsa testimonianza, l’avidità); tutte queste violazioni della seconda metà della legge di Dio hanno in comune l’affermazione dell’io contro il prossimo. Allo stesso modo l’orgoglio e la vanagloria come violazione dei primi quattro comandamenti di Dio sono definiti nella Bibbia come negazione della supremazia di Dio ed anche della sua stessa esistenza.
  • L’origine interiore della malvagità. È dal cuore che sorgono tutti i pensieri malvagi (Marco 7:21,22): gli adulteri, le fornicazioni, gli omicidi, i furti, l’avarizia, la malvagità, l’inganno, la lussuria, l’invidia, la superbia, l’insensatezza.
  • L’effetto corruttore della malvagità. Tutte queste malvagità escono dal di dentro e contaminano e corrompono l’uomo.
Nel paragonare i cinque privilegi della dignità umana con le quattro realtà della malvagità umana, arriviamo al grande paradosso della nostra umanità: la nostra dignità e la nostra malvagità. Noi siamo capaci di manifestare la nostra più sublime nobiltà e la più bella crudeltà. In un momento possiamo agire come Dio e subito dopo come bestie selvagge e irrazionali dalle quali dovremmo distinguerci completamente.

Gli esseri umani sono gli inventori degli ospedali per curare gli infermi; delle università per fornire saggezza; dei governi per il giusto governo del popolo e delle chiese per il culto a Dio. Ma sono anche coloro che hanno inventato le camere a gas e di tortura, i campi di concentramento e l’arsenale nucleare. Strano e sconcertante paradosso. 

Nobili e popolani; razionali e irrazionali; morali e immorali; simili a Dio ed anche a bestie, contrapposti all’orrore della propria dicotomia, alcune persone commettono il grave errore di immaginare che possono risolvere la situazione da soli, eliminando il male e dando libertà al supposto bene che si trova all’interno del proprio essere. 

La bibbia non solo risponde alla domanda: “Che cos’è l’uomo?” ma sa qual è il suo problema fondamentale. Capire qual è il nostro vero problema non ci porta a calcoli complicati ma ad udire la Parola di Dio e renderci conto del perché abbiamo bisogno di un Salvatore. La Bibbia insegna anche qual è la soluzione al problema e come il nostro Creatore viene a riscattare la sua creazione, ed è questo che andremo a vedere con gli studi che seguiranno.
 
Vedremo come il vangelo è l’unica soluzione al problema della dicotomia dell’essere umano, il quale a causa della sua condizione di peccato non può riconciliarsi con Dio e ha perso la sua eternità.

Lo scopo è aiutare tutti voi che leggete a sperimentare una vera conversione e condividere con voi i principi della gestione cristiana della vita.

L’obiettivo è arrivare ad ogni persona che ha bisogno di redenzione. Che questo possa essere un mezzo per ravvivare i credenti e confermarli nella verità e convertire gli increduli perché anch’essi possano avere accesso alla salvezza.

Dio benedica te che leggi e coloro con i quali vorrai condividere il vangelo di Gesù Cristo così come ce lo presenta la Bibbia.

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